Domenica In: Siani svela perché "Mare Fuori" è amata, il ricordo di Pino Daniele

Il 31 dicembre l'attore si racconta al pubblico di Mara Venier prima di presentare il suo nuovo film Succede anche nelle migliori famiglie: cosa è successo

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Nel corso dell’ultima puntata di Domenica In del 2023, in onda su Rai1 il 31 dicembre, entrano nel salotto di Mara Venier Alessandro Siani, pronto a presentare il suo film comico Succede anche nelle migliori famiglie, e Rita Pavone, tornata come ospite per parlare della sua carriera e vita privata a pochi mesi dal precedente incontro con la conduttrice. Tra gli altri ospiti: Fabio De Luigi e Stefano Accorsi, in studio per svelare dettagli su 50 km all’ora, il film in uscita il 4 gennaio che vede protagonisti due fratelli molto diversi tra loro. La regia, lo ricordiamo, è a cura dello stesso De Luigi; e la figlia di Giorgio Gaber, Dalia Gaberscik, in diretta per ricordare il grande artista milanese, ripercorrendo attraverso un racconto per immagini e suoni la sua attività artistica, e l’appuntamento con Io, noi e Gaber – il documentario diretto da Riccardo Milani – l’1 gennaio 2024 su Rai3 alle 21:20 circa.

Il recap della puntata del 31 dicembre di Domenica In

Alessandro Siani presenta Succede anche nelle migliori famiglie, il film da lui diretto, interpretato e scritto, ma prima ricorda il giornalista Gianfranco Siani, ucciso dalla camorra, e il cantautore Pino Daniele, e poi ripercorre la sua carriera fino ad arrivare al musical di Mare Fuori e alla sua ultima fatica cinematografica. Per prima cosa Mara Venier mostra a Siani il video in cui Pio e Amedeo promuovono il suo film e invitano il pubblico ad andare al cinema a guardare i film italiani. L’attore svela di aver sentito i due comici – sono molto amici – dopo la diretta della scorsa settimana, e poi la butta sul ridere riprendendo le parole pronunciate dal duo in quella occasione: "Non andate al cinema a vedere il mio film, andate a vedere Pio e Amedeo in Succede come uno scoglio… No… Come fa uno scoglio nelle migliori famiglie".

In seguito la conduttrice e Siani si soffermano sulla loro lunga amicizia, nata vent’anni fa proprio a Domenica In: "Quel motorino ha rappresentato tanto per me, anche perché ho esordito con uno spettacolo importante, uno di quelli che ti cambiano la vita, usando questo mezzo. Si intitolava Fiesta. Io giravo nei teatri ma non riuscivo spesso ad avere successo e a riempire i teatri. Una volta restai male sentendo le parole di un organizzatore. Mi disse: ‘È un peccato che il teatro sia vuoto, perché tu sei un talento, però la gente non ti segue‘. Fu una frase dura, poi io vengo da una famiglia senza spalle coperte. Mio padre è operaio… Quello che ti accade, quindi, diventa decisivo nella vita. Dopo quanto vissuto, mi fermai 4 o 5 mesi per trovare una soluzione alla mancanza di popolarità e una chiave comica che potesse arrivare al pubblico, forse anche un linguaggio diverso. Grazie alle sicurezze che derivano dall’amore e dalla fiducia che mi hai dimostrato, Mara, sono ripartito con lo spettacolo Fiesta. Ho fatto 300 repliche, è stato un grande successo. 2 minuti di Domenica In ti possono cambiare la vita, ma ci deve essere qualcuno che ti vuol tendere la mano. Che Dio ti benedica sempre, Mara".

Tornando dal passato al presente, l’attore e regista introduce l’argomento"Mare Fuori": "Adesso, non sai la bellezza e la grandezza nel vedere ragazzi, come quelli di Mare Fuori – il Musical – è Siani a curarne la regia – arrivare al teatro ed emozionarsi. Il fatto che loro possano intraprendere questa strada, essendocene tante pericolose, è eccezionale, perché possono diventare anche una sorta di riferimento per gli altri ragazzi che, vedendoli, potrebbero decidere di seguire lo stesso percorso. È un giro meraviglioso di bene che deve arrivare a tutti. In questo periodo con Mare Fuori stiamo cercando di raccontare qualcosa di importante. Chi va a vedere questo spettacolo, oltre a ritrovare gli elementi della serie TV, vede uno spiraglio di speranza per questi giovani. Sembra retorica, banale, ma esistono davvero dei quartieri complicati a Napoli, delle famiglie in crisi e dei ragazzi che si perdono nella maniera più semplice e disastrosa. Ha tanto successo proprio perché la serie parla a questi ultimi, lo spettacolo è l’occasione giusta per lanciare dei messaggi".

Non manca il ricordo di Giancarlo Siani, morto per mano della camorra – il cognome "Siani" è un omaggio al cronista de Il Mattino – e di Pino Daniele: "Un grande giornalista che voleva solo fare il suo lavoro e dire la verità, aveva 26 anni. Putroppo è accaduto ciò che non dovrebbe mai succedere. Io avevo 10 anni, ma questo evento mi è rimasto impresso. Quando ho avuto la possibilità di cambiare cognome, mi è venuto spontaneo pensare a lui". Di Pino Daniele invece dice: "Proprio settimana scorsa il figlio di Pino, Francesco, ha compiuto 18 anni. È diventato meraviglioso come il papà. Mi fece l’onore di scrivere la musica del film La seconda volta non si scorda mai, non me lo aspettavo. Sono stato tre mesi insieme a lui a raccontargli ciò che mi piaceva di Napoli, ma soprattutto ho respirato la sua aria. Se Napoli nello sport, nella musica e nella cultura è ai primi posti lo deve anche a persone come Pino Daniele, che hanno lasciato una traccia ‘senza fine’. Non dava la sua amicizia a chiunque, era molto legato alla sua famiglia e alle persone vicine. Riuscire a carpire da lui le cose più belle, il fatto di sentire gli altri e raccontarsi a sua volta… Ci sono tante Napoli e napoletani differenti tra loro, ma in Pino Daniele c’era tutta la città".

Rita Pavone a Domenica In

Rita Pavone si racconta a Mara Venier a partire dai primi anni di carriera per poi passare al suo matrimonio con Teddy Reno che l’aveva vista lottare contro tutti e tutto per proteggere il suo amore: "Io ho una doppia identità: posso essere leggera, soave. Poi canto un pezzo rock ed emerge un’altra anima. Alla festa organizzata da Renato Zero è stato bellissimo vedere che non mi hanno dimenticata, vedere quella ovazione. Quando lavori tutta una vita e poi arriva un’altra generazione pensi di non mancare alle persone, e invece… Arrivato il successo, non mi sono tolta degli sfizi, ho aspettato per aiutare la mia famiglia. Finalmente avevo una camera tutta mia e non dormivo più sul divano letto tra la porta che dava sulle scale e quella del bagno. La vita è una bilancia, ti regala tante cose ma te ne toglie altre. Noi abbiamo vissuto nella povertà per anni andando tutti d’accordo, ma quando sono arrivati i soldi papà si è trovato un’amica e i miei genitori si sono separati. A me e ai miei fratelli hanno stravolto la vita". Si passa a parlare della complicata ma intensa relazione con Teddy Reno: Mio padre non era d’accordo sul matrimonio perché mio marito ha 20 anni più di me, però lui stava con una di 30 anni più giovane di lui… Io ho accettato con sofferenza il fatto di non poter rimanere negli Stati Uniti a causa dell’età, perché mi piaceva l’idea di imparare un mestiere che sanno fare bene solo loro. Ma a 21 anni ho detto a mio padre: ‘Sposo chi sento io, sono io a dover dividere il letto con lui. Papà, non ti preoccupare’. Se avessi perduto quel treno, avrei perso tutta la mia vita".


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