Domenica In, Ghali risponde all'ambasciatore di Israele: "Basta politica del terrore"

Durante la puntata dell'11 febbraio l'artista, a Sanremo con Casa Mia, commenta le accuse contro il messaggio "stop al genocidio: cosa ha detto a Mara Venier

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Durante la puntata di Domenica In dedicata a Sanremo 2024, in onda su Rai1 l’11 febbraio e condotta dall’immancabile Mara Venier, è ospite del Teatro Ariston Ghali con la sua Casa mia. L’artista, acclamato dal pubblico in sala, risponde alle accuse dell’ambasciatore israeliano circa le parole dette ieri sera in diretta sul palco della kermesse musicale, dopo la sua meravigliosa esibizione: "Sto al genocidio". L’ambasciatore però non vede di buon occhio la sua dichiarazione: "Vergognoso diffondere odio e provocazioni da quel palco". Arriva oggi la risposta da applausi a tale affermazione, ma vediamo insieme in che modo Ghali esprime il suo disappunto sulla questione.

Le parole di Ghali

A Domenica In è ospite Ghali, molto apprezzato dal grande pubblico e portavoce di messaggi importanti e chiari contro la guerra e il genocidio. Dopo aver presentato nuovamente il suo brano, Casa mia, il giornalista Luca Dondoni gli pone la domanda che tutti aspettavamo: "L’ambasciatore israeliano si è lamentato perché Ghali ieri sera ha detto ‘sto al genocidio’, affermando che su questo palco non si può fare questo genere di proclami". Mara Venier interviene: "Quando si parla di pace non si sbaglia mai, perché la vogliamo tutti".

Tutti d’accordo con la conduttrice, e poi Dondoni chiede all’artista di esprimere il suo pensiero al riguardo. Ghali è sorpreso: "Sinceramente non so cosa rispondere. Mi dispiace tanto che abbia reagito in questo modo. Ci sono tante cose da dire in realtà. Come non posso usare questo palco per dire ‘stop al genocidio’? Io sono un musicista ancora prima di essere su questo palco. Ho sempre parlato di ciò da quando avevo 13 anni. Sono uno di quelli nati grazie a internet e il web può documentarlo: è da quanto sono bambino che parlo di quello che sta succedendo, non dal 7 ottobre scorso. La gente ha sempre più paura e il fatto che lui dica così non va bene perché continua questa politica del terrore e la gente ha sempre più timore di dire: ‘Stop alla guerra e al genocidio’. Stiamo vivendo in un momento in cui le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono: ‘Viva la pace’. È assurdo. Non deve succedere questo. Poi l’Italia è un Paese che porta valori opposti a tutto questo".

La guerra e i "bambini di mezzo"

Mara Venier cerca di chiudere la questione: "Siamo d’accordo sul fatto che vogliamo la pace, perché abbiamo tutti paura".Ghali però la interrompe, portando la conduttrice ad arrendersi e lasciarlo parlare: "Ci sono bambini di mezzo, c’è il futuro… Io ero un bambino che sognava e ieri sono arrivato sul palco di Sanremo. Quei bambini che stanno morendo… Chissà quante star, quanti dottori, insegnanti e geni sono lì in mezzo. Perché?" Dopo l’applauso di tutto il pubblico, Mara Venier pone fine al discorso con un semplice: "Andiamo avanti". Ma Fiorella Mannoia, entrata in scena dopo di lui, torna sulla dichiarazione del giovane Big: "Mi unisco alle parole di Ghali: restiamo umani".


Potrebbe interessarti anche