Domenica In, Al Bano in difficoltà: "Ne parliamo un'altra volta". E Mara Venier si emoziona con Gianni Morandi
Nella puntata dell'1 giugno, non mancano emozioni e drammi con Morandi, Al Bano e Simona Ventura col marito Terzi, ma nemmeno buona musica: cosa è successo

Nella nuova puntata del Best Of di Domenica In, in onda domenica 1 giugno 2025 su Rai Uno, tra le interviste riproposte, fatte da Mara Venier e considerate le migliori dell’edizione appena trascorsa, troviamo quelle di Gianni Morandi, Simona Ventura, Giovanni Terzi e Albano Carrisi. Chiacchiere in libertà dove non mancano aneddoti, rivelazioni e storie di vita, tra cui momenti bui e di commozione. Ecco cosa è successo nella puntata di Domenica In dell’1 giugno 2025.
Domenica In, puntata 1 giugno 2025: cosa è successo da Mara Venier
Il primo ospite a Domenica In è Gianni Morandi e Mara Venier inizia col chiedergli se abbia risolto un problema con il proprio abito: "È arrivato il vestito? Giusto in tempo!" L’ospite racconta che tutto si è risolto grazie a un addetto ai lavori che è andato fino a casa sua per prendergli l’abito: "Ci eravamo scordati il vestito. Io mi sono guardato ed ero in mutande, o meglio con pantaloni da casa. Ho pensato: ‘Non posso mica andare così.’ Allora è partita subito una macchina velocissima della Rai e sono andati a prenderlo."
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp
Entra nel canale WhatsAppL’artista comincia a raccontarsi a partire dalla serie televisiva interpretata insieme alla conduttrice, La voce nel cuore, chiedendole "Possiamo dirlo che era su Canale 5?": "Vabbè, diciamolo" aggiunge. La Venier, la prima a nominare Mediaset in tale contesto, risponde: "E certo, perché non dirlo? Era su Canale 5! Se l’avesse proposto la Rai, noi lo avremmo fatto per la Rai". Durante questa l’intervista (nel Best Of non viene ricordato), l’artista canta Fino alla fine del mondo, anche colonna sonora della fiction Mediaset, e poi si avvicina alla Venier per dirle "Eri bravissima lì, anche il bacio era sincero… scherzo!" La conduttrice ride e poi svela: "Lui fa il filo. Quando il regista diceva stop, noi continuavamo a baciarmi. È questa la verità! L’ho detta!" L’ospite, un po’ in imbarazzo, risponde: "Non me lo ricordo", ma la Venier sottolinea: "Me lo ricordo io! Poi ho continuato con Domenica In e sei venuto nel ’95, da allora sei tornato oggi. Ci siamo visti a Sanremo, ma non sei più stato qui come ospite". Morandi ironizza: "È mia moglie che non ha voluto!", ma la conduttrice non ci sta: "Non è vero, Anna mi adora e io adoro tua moglie!"
A questo punto la Venier mostra un video dedicato all’ospite in cui sentiamo le parole di Vincenzo Mollica e Morandi commenta: "Ha fatto un ritratto incredibile e commovente. Sono passati tanti anni ed è un piacere essere ancora qui con te! Dai, non commuoviamoci troppo. Adesso, a 80, è tutto i discesa. Devo ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato, che ci sono stati, famosi e non famosi, tutto quello che viene dopo è un di più." Morandi, passando per la sua famiglia, racconta i primi passi nel mondo della musica: "Noi eravamo molto poveri. Mio padre cantava mentre lavorava, era un ciabattino, mentre mia madre faceva la stiratrice. Tutti cantavamo, un po’ per stare insieme. Ci si ritrovava e si intonavano canzoni, forse per tenerci su. Poi mio padre chiese a mia madre: ‘Lo lasciamo andare alla scuola di canto?’ Mi mandarono, anche se papà mi disse: ‘Ricordati che poi devi tornare qui e lavorare insieme a me’. Quindi non ho mai smesso di fare il ciabattino con lui".
Subito dopo aggiunge: "Mio padre diceva sempre che il successo dura poco e io gli rispondevo che avrei fatto un altro disco, ma lui diceva sempre che poteva essere l’ultimo, di mettere da parte i soldi per le tasse che arriveranno. Con i miei primi soldi, comprammo la televisione, le prime cose che servivano in casa. per era era un grande onore." In seguito, non manca un momento di commozione per Mara Venier nel sentire il pubblico applaudire l’ospite, che ironizza: "Sono tutti amici questi eh, tutti amici!" La conduttrice, con gli occhi ancora lucidi, spiega: "Mi emoziono, mannaggia, forse perché vedo che anche tu sei emozionato."
L’artista parla del periodo più buio vissuto in giovane età, al quale si aggiunse anche la morte del padre: "C’è una data importante che mi ha fatto capire che qualcosa stava cambiando al Vigorelli di Milano… Lì c’erano i Led Zeppelin e arrivarono migliaia di giovani, ma prima dovevamo esibirci noi. Quando sono uscito io, pomodori! Mi fischiavano e urlavano ‘vai via’. Era un boato al contrario, è stato uno shock per me. Non sapevo cosa fare, come reagire, perché ero giovane, avevo già il massimo della popolarità. Negli anni ’70 è successo qualcosa ed è cambiato tutto, erano gli anni del terrorismo, della contestazione… Fu un momento molto drammatico. Ho preso delle bastonate, mi consolavo dicendo che avevo avuto tanto. È successo tutto insieme, perché nel ’71 è morto mio padre… Era la prima volta che veniva in aereo, mi voleva accompagnare a Caracas. Quando arrivammo lì, forse per l’emozione, gli venne un infarto… era giovane, aveva 49 anni. Poi andò in crisi anche il mio lavoro, non erano più i tempi giusti, e il divorzio… Tutto insieme. Ma anche il buio può servire".
Dopo la tempesta, la luce ritrovata prima iscrivendosi al conservatorio ("Finalmente avevo un obiettivo") e poi grazie a Mogol, che prima gli propose di far parte della Nazionale cantanti e poi lo aiutò a tornare sul palco: "Non ero depresso, avevo tante cose da fare, i miei figli… obbligai anche loro a studiare: Marco suonava il violino e Marianna il violoncello. Fu un momento importante della vita. Non avrei mai pensato che tutto il successo sarebbe ritornato. Un giorno suona il telefono a casa mia ed è Mogol. Mi chiese se sapessi giocare a pallone perché voleva formare una squadretta di calcio per fare una partitella. Avevo un campetto a casa mia e giocavamo lì, lui voleva creare una squadra di soli cantanti. Un giorno mi chiese se cantassi ancora, ma io pensavo ad altro ormai, e lui mi disse che bisognava fare una nuova canzone, altrimenti non potevo stare nella squadra. Allora ne scrisse una per me: ‘Canzoni stonate’. Tutto ripartì da lì, grazie a Mogol" . Infine, non manca una domanda volta a presentare il nuovo singolo L’Attrazione, scritta da Jovanotti per Gianni Morandi: "Cosa ti attrae?" chiede la Venier. L’artista risponde "Tu!" e la conduttrice scherza: "Ma scusa, potevi dirmelo trent’anni fa!"
Simona Ventura e Giovanni Terzi a Domenica In
Il Best Of di Domenica In prosegue con Simona Ventura e Giovanni Terzi, il quale torna a parlare dell’arresto (nel 1998) dovuto a una presunta tangente intascata (poi è stato assolto per "non aver commesso il fatto"): "I momenti più difficili sono la tua dote per il futuro: resistere a quelle che sono le prove che la vita ti dà e superarle. Ricordo il momento in cui a Ballando ne ho parlato. L’autrice che mi seguiva mi ha fatto una domanda: ‘Ma tu se rivedi quel ragazzo che è stato arrestato a 29 anni, cosa pensi? Sono esploso in un pianto pazzesco. Lì mi è cascato il mondo addosso, perché ho visto quel ragazzo che aveva paura di aver deluso suo padre. A lui tenevo tantissimo. Di quel pezzo lì, in cui ero andato ‘fuori’, non hanno fatto vedere nulla, mi hanno tutelato, per evitare di trasmettere una fragilità che non volevo i miei figli vedessero".
Simona Ventura, chiamata in causa dalla Venier, commenta: "Ti senti in colpa e responsabile per la famiglia. Quando vai in carcere da innocente, non solo c’è il male della persona, ma si sgretolano le famiglie. Si ammalano i genitori… È un tale dolore per i genitori che ti crescono… e a lui è rimasta questa ferita, tutti abbiamo dei dolori e bisognerebbe buttarli fuori per allontanarli, viverli come se fossero qualcosa di esterno". Poi si passa all’amore (senza segreti): "Appena l’ho incontrata, dopo una settimana o 10 giorni, le ho detto che io ero questo", racconta Terza, e la moglie conferma: "Sì, ci siamo raccontati fin da subito tutti i nostri errori. Non ci siamo mai nascosti niente. Dal primo momento ci siamo detti: ‘questa cosa è davvero importante’ e poi ci siamo sposati". "Dopo sei anni", sottolinea il giornalista.
Albano Carrisi da Mara Venier a Domenica In
Albano Carrisi comincia l’intervista facendo un bilancio della sua vita: "Bisogna sempre fermarsi e vedere come si è vissuto e come si vuole continuare a vivere. Ho vissuto cose impensabili, che non erano scritte nei miei pensieri ma nel mio destino. E il destino mi ha fregato". Subito dopo aver parlato del padre, al quale era legato da un profondo affetto, si irrigidisce quando viene toccato un tasto dolente, un dramma ancora vivo in lui, la scomparsa della figlia Ylenia, frutto dell’amore tra l’artista e Romina Power: "Ricordo la tragedia di mia figlia, io sentivo tutto, impostavo le cose in un modo e poi andavano in un altro… In che senso? Non riesco a dirlo adesso, perché tocca delle mie corde emotive profonde, magari ne parliamo un’altra volta".
L’artista ha solo parole belle per i nipotini e considera il suo essere nonno "un’esperienza fantastica": "Ogni mese mi prendo 3 o 4 giorni per stare con loro, cancello tutti i miei impegni. Poi bisogna vedere se non sono impegnati i nipoti, viaggiano molto". Poi aggiunge: "Il giorno più felice della mia vita? Parlerei di giorni, sono tanti: quando sono arrivato a Milano attraversando tutto lo stivale, poi il mio primo disco, il successo di Nel sole. E ancora, il mio matrimonio, anche se ho dovuto sopportare il divorzio, i miei 4 figli, l’unione con Loredana e i due figli avuti da lei".