Affari milionari tra DAZN e Tim: bufera su Andrea Pezzi

Mint, l'azienda dell'ex veejay, gestisce gli accordi pubblicitari tra i due colossi: Report ha indagato sulla vicenda, da cui sono emersi dettagli inediti.

Andrea Pezzi
Fonte: Screenshot

Nella puntata andata in onda lunedì 12 dicembre, Report si è occupato del rapporto che unisce DAZN, la piattaforma streaming dedicata al mondo del calcio, e Tim, tra i principali sponsor della serie A. Sigfrido Ranucci ha tentato di ricostruire il legame tra questi due colossi e Andrea Pezzi, tra i personaggi più discussi dell’imprenditoria italiana contemporanea.

Andrea Pezzi e l’accordo tra DAZN e Tim

Ex veejay di MTV negli Anni ’90, negli ultimi tempi Pezzi ha cambiato completamente la sua vita e si è reinventato come imprenditore, fondando una start-up chiamata Mint. La sua azienda, anche grazie ai cospicui finanziamenti della famiglia Berlusconi, è più produttiva che mai, soprattutto visti gli stretti rapporti con Vivendi, azionista di maggioranza di Tim, e con il suo presidente Arnaud De Puyfontaine. Report ha quindi indagato sui legami di Andrea Pezzi con Luigi De Siervo, amministratore delegato della Lega di Serie A italiana: è proprio quest’ultimo la colonna portante dell’accordo commerciale tra DAZN e Tim. A gestire la pubblicità e i rapporti tra i due brand è proprio la Mint di Pezzi, che investe 25 milioni di euro per cinque anni (prorogabili per altri cinque).

"Conosco Andrea da 20 anni e fa parte del nostro mondo. Se ci ho parlato per i diritti della Serie A? Mai", ha dichiarato De Siervo a Report. Ma qualcosa non quadra: secondo quanto emerso dalle indagini della trasmissione di Rai 3, lo stesso Andrea Pezzi sarebbe protagonista di un affare milionario, collaterale a quello ufficiale tra Tim e DAZN per i diritti delle partite di serie A. Report ha infatti mostrato in esclusiva un accordo privato, secondo il quale DAZN si impegna a cedere spazi pubblicitari anche gratuiti a Tim, per un valore totale di 15 milioni di euro. C’è però una clausola ben specifica: la gestione di questi spazi è affidata alla Mint, la start-up di Pezzi. Quest’ultima ha pianificato pubblicità e spot per circa quattro mesi, per una somma di 3,6 milioni di euro, di cui il proprietario dell’azienda intasca l’8% (quindi circa 290mila euro).


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