Cristina D'Avena, l'amore universale di Lady Oscar sul palco di FdI
Dopo le critiche ricevute per la partecipazione alla festa della Meloni, la cantante sale sul palco in gonna arcobaleno e inneggia all'amore per tutti con Lady Oscar
Alla fine ha avuto ragione lei: ha subito gli attacchi per la sua annunciata partecipazione alla festa di Fratelli d’Italia, ha digerito le critiche di chi reputava incompatibile la sua immagine e il suo impegno al fianco della comunità LGBTQ+ con una celebrazione di un partito di destra, ha incassato gli improperi piovutile addosso dai social. E poi ha colpito in punta di fioretto.
Cristina D’Avena lo ha fatto dapprima con un post, nel quale ha scritto: "Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta… Le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. Stasera, come tutte le altre, non porto ideologie, ma musica. Non mi schiero e non cambio pelle all’improvviso… Vorrei fosse questa un’ottima occasione per dimostrare che la musica unisce, include, conforta. Ho sostenuto, e sempre sosterrò, i diritti civili e l’amore universale".
Ma soprattutto lo ha fatto sul palco di FdI, sul quale si è presentata con una gonna arcobaleno per intonare la sigla (inevitabilmente la sua, non quella più celebre dei Cavalieri del re, la più amata dai fan del cartone) di Lady Oscar, fatta precedere da un’introduzione che è tutto un programma: "Voi conoscete la storia di Lady Oscar: è un inno all’amore, all’amore universale, senza distinzioni. Ed è per questo che io la devo cantare con voi per esprimere tutto, perché l’amore è tutto".
Poi ha cantato e "le ha cantate" a tutti quelli che le avevano dato addosso. E con la canzone sulla guardia di Maria Antonietta dalla sessualità ambigua ha confermato quanto scritto: "Preferisco ricordare a chi mi ha giudicato, forse con un po’ troppa fretta, chi sono".
