Checco Zalone presenta “Amore+IVA”: one man show fino al 2023

Luca Medici, in conferenza stampa a Firenze, ha presentato lo spettacolo teatrale che lo vedrà impegnato fino al 2023 nelle principali città italiane. Tra gag e battute, indiscrezioni e qualche confessione inaspettata.

Checco Zalone Amore+IVA
Fonte: Ufficio Stampa Arcobaleno tre foto di Claudio Porcarelli

Non porterà sul palco i suoi "cavalli di battaglia", ma uno spettacolo incentrato principalmente sull’attualità, senza tralasciare politica ed inclusione sociale. Ci sarà la solita dose di gag e battute, ma anche riflessioni e considerazioni più serie. Argomento? L’amore, declinato davvero in tutte le sue forme, come si evince dal titolo che fa il verso ad una nota canzone dei Beatles. Si chiama Amore+Iva ed è il nuovo spettacolo di Luca Medici, alias Checco Zalone (scritto con Sergio Maria Rubino e Antonio Iammarino e prodotto da Arcobaleno Tre e MZL, con l’organizzazione generale di Lucio e Niccolò Presta) che prenderà il via domani a Firenze, dove resterà sino a sabato prossimo.

Zalone e "Amore+Iva": tutto parte da un brano dei Beatles

L’artista pugliese torna quindi a teatro undici anni dopo il Resto Umile World Show e dopo aver battuto tutti i record della storia del cinema italiano. Il tour, che durerà un anno, si apre proprio con la tappa fiorentina a Palazzo Wanny toccherà Bologna, Conegliano, Trieste, Ravenna, Torino e gli Arcimboldi di Milano per tre settimane nel periodo natalizio, per poi proseguire nel 2023 a Napoli, Sanremo, Roma, Montecatini, Bologna, Pesaro.

Intanto, nella conferenza di presentazione dell’evento svoltasi nel centro storico del capoluogo toscano, non ha risparmiato aneddoti gustosi. A partire da una delle gag che proporrà agli spettatori. "L’idea è nata dopo un episodio accadutomi lo scorso febbraio, quando una signora mi fermò chiedendomi aiuto. Il motivo? Voleva adottare una famiglia ucraina, ma si lamentava del fatto che fossero "rimaste" solo famiglie siriane – ha raccontato con l’ironia che lo contraddistingue – il tiolo? Viene da una strofa di un brano dei Beatles, che recita: "The love you take is equal the love you make". L’amore che prendi è uguale a quello che dai: praticamente si tratta dell’Iva, mi sembra ovvio".

Imitazioni e parodie: ce n’è anche per Vladimir Putin

Durante questo viaggio che toccherà teatri di tutta Italia, Zalone sarà accompagnato da quattro musicisti (Antonio Iammarino alle tastiere, Felice Di Turi alla batteria, Egidio Maggio alla chitarra e Pierpaolo Giandomenico al basso) e due performers (Alice Grasso e Felicity). Per un "one man show" che scorrerà fra parodie e imitazioni. Altri assaggi? "Ho immaginato la storia di una coppia arcobaleno che si reca all’orfanotrofio di Predappio – ha aggiunto, annunciando poi anche un’imitazione del presidente russo Vladimir Putine mi sono reso conto di come alcuni suoni della lingua russa ricordino vagamente alcuni dialetti pugliesi". A finire nel mirino di Checco saranno però anche le influencer, in un omaggio a…Enzo Jannacci. "La canzone "Vincenzina e la fabbrica" mi ha colpito – ha proseguito Medici – e io ho cercato di immaginare cosa potrebbe scrivere oggi Jannacci, inventandomi "Vincenzina e lo smartphone".

I rimpianti di Zalone e le "aspettative" dal nuovo Governo

C’è però stato anche il tempo per un excursus sulla comicità attuale e sulle passioni del comico, a trecentosessanta gradi. "Far ridere oggi è più difficile semplicemente perché mancano personaggi da imitare. Si rischia di cadere nella banalità. Quando nel 2011 imitai Saviano, l’idea era vincente perché allora Roberto appariva alla stregua di una figura intoccabile – ha ricordatose mi sono pentito di qualcosa durante la mia carriera? L’ho già detto altre volte: tornando indietro, forse non imiterei più Misseri".

E’ emerso il quadro di un Checco inedito, che apprezza Lucio Dalla e De Gregori. "Ho trascorso la pandemia suonando il pianoforte. Ancora oggi, quando vado a casa di De Gregori lui mi ricorda di aver sbagliato mestiere – le sue parole amo la musica, soprattutto il jazz, e ancora adesso mi ritrovo a guardare le lezioni di Muti su Rai5". E a chi gli chiede un parere sul premier Giorgia Meloni, Checco risponde con la satira. "Cosa cambierà con il nuovo governo? Mah, credo che il mio lavoro sarà più interessante. Ricordo che Berlusconi, quando era all’apice, ha dato da mangiare a chissà quanti comici – ha scherzato Zalone – sono rimasto colpito dalla capacità comunicativa di Meloni. Un comico però, deve stuzzicare. Altrimenti che gusto c’è, senza polemiche?".


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