Benjamin Mascolo e la diagnosi inaspettata: “Autismo ad alto funzionamento”, cosa è e come sta

Il cantante del duo Benji e Fede, con un lungo post su Instagram ha fatto una rivelazione, rendendo pubblica una verità inaspettata anche per lui

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

"Non voglio che il mondo mi veda, perché non penso che capirebbero". Questo è il ritornello della mia canzone preferita, Iris. È tutta la vita che mi chiedo se sono se sono danneggiato dentro, se sono speciale, o se sono come tutti gli altri e mi faccio solo qualche domanda di troppo". Inizia così, il cantante Benjamin Mascolo, del duo Benji e Fede, un lungo post sul suo profilo Instagram che, a una prima occhiata, sembra essere un semplice e comune sfogo in un momento di disagio che si vuole condividere per qualche motivo, con follower e fan. In realtà, non è così. Il caso di questo post di Benjamin Mascolo è diverso perché svela una verità che anche il cantante per molto tempo ha ignorato e che invece ora, gli dà una chiave per rileggere se stesso e la sua vita. Il musicista racconta, con parole che hanno colpito molto i fan, che, dopo aver eseguito test su test, è arrivato alla scoperta, del tutto inaspettata, di essere autistico.

"In questi anni ho seguito un percorso di terapia, io che non mi sono mai fidato fino in fondo degli adulti, io che non ho mai creduto fino in fondo nelle istituzioni e nei loro rappresentanti, che fossero professori, poliziotti o dottori. Ci sono arrivato per sfinimento, perché mi ero fatto così tanto male che non aveva più senso provare ad automedicarsi da solo, che fosse con sostanze stupefacenti o con maratone e diete salutari", scrive nel suo post Mascolo.
"E così ho deciso di fidarmi, fare ore di macchina ad Agosto con mia moglie (santa donna) al posto di andare in vacanza, per raggiungere un ospedale dall’altra parte d’Italia, fare test su test, far intervistare i miei genitori sulla mia infanzia da un grandissimo psichiatra". E, alla fine, arriva l’annuncio della diagnosi come si legge nel post: "Autismo ad alto funzionamento. Questa è la diagnosi, la risposta della scienza moderna nel 2024.
Non sono un autistico super intelligente che guarda New York da un elicottero in volo e riesce a disegnarla a memoria.
Sono uno di quelli che quando apre il menù del ristorante ha una crisi di panico esistenziale perché c’è troppo scelta, uno di quelli che tutti i suoi vestiti devono essere dello stesso brand, tutti dello stesso colore, tutti stesso modello, impacchettati in buste di plastica rigida trasparente e impilati in un armadio. E va bene così". E conclude: "Il dottor Rosso dice che nella diagnosi c’è già un piccolo effetto curativo, e io ci credo. Sono sempre io, con una consapevolezza in più: non sono più solo".


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