Fiction Rai, Lino Guanciale pronto a stupire dopo Il Commissario Ricciardi: la nuova serie (speciale) che spiazzerà tutti
Guanciale si lancia in un nuovo e ambizioso progetto: una fiction ambientata negli anni ’40, in un manicomio femminile dove l’amore è proibito e la libertà è pericolosa.

Se sentivate la mancanza del Commissario Ricciardi di Guanciale, non temete, sta per arrivare una nuova serie con il celebre attore che vi farà distrarre dall’assenza dell’amato commissario. Una storia senza mezze misure quella di Le libere donne, prossima fiction di Rai 1 attesa per la seconda metà del 2025. Ma scopriamo nel dettaglio cosa ci attende.
Le libere donne, la nuova fiction con Lino Guanciale
Lino Guanciale interpreta Mario Tobino, medico psichiatra realmente esistito, che ha passato quarant’anni a lavorare nell’ospedale psichiatrico di Maggiano, in Toscana. Dal suo diario nasce nel 1953 il romanzo Le libere donne di Magliano, da cui questa serie prende ispirazione. La regia è di Michele Soavi. La produzione è firmata da Rai Fiction e la ben nota Endemol Shine Italy. Sono previsti sei episodi, divisi in tre prime serate.
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Entra nel canale WhatsAppCosa aspettarci dalla serie con Guanciale: il tema importante
Non aspettiamoci una storia rilassante e che ci metta a nostro agio. Il tono sarà crudo, la fotografia diretta, e il tema al centro non lascia spazio a mezze misure: in quegli anni bastava che una donna fosse troppo intelligente o troppo indipendente per finire rinchiusa, spesso a vita, come una sorta di punizione per aver osato tanto. In quei luoghi le diagnosi spesso non servivano. Bastava la volontà di un marito, o semplicemente una società che voleva zittire.
Uno dei personaggi più memorabili sarà sicuramente quello di Margherita Lenzi, interpretata da Grace Kicaj. Una giovane ereditiera internata contro la sua volontà. Da una clip mostrata in anteprima si capisce subito cosa ci aspetta: Margherita corre verso il mare, le sbarre alle spalle. Tenterà forse la fuga? Accanto a lei, un cast corposo: Gaia Messerklinger, Paolo Briguglia, Pia Lanciotti, Francesca Cavallin e Luigi Diberti. Fabrizio Biggio, al suo primo ruolo drammatico, è il dottor Anselmi, collega di Tobino.
Le parole di Guanciale e di Fabrizio Biggio
Biggio, intervistato, è entrato in qualche dettaglio in più sul suo persooanggio: "Soavi all’inizio diceva che avevo un volto troppo televisivo", ha raccontato, "ma dopo il provino ha cambiato idea. Alcune scene mi hanno commosso davvero". Guanciale invece, nel presentare il progetto, ha chiarito: "All’epoca bastava che una donna fosse troppo libera per finire reclusa. Questo progetto non è solo importante, è necessario". E ancora: "Dobbiamo avere il coraggio, da maschietti, di ammettere quante cose sono cambiate, e quante no". È una fiction che racconta quello che spesso non si vuole vedere. Le donne che popolano il manicomio di Magliano non sono sempre malate. Alcune sono semplicemente scomode. E in questo spazio chiuso, senza uscita, l’amore diventa pericoloso. Ma è anche l’unica via di resistenza.
La serie andrà in onda su Rai 1 e sarà disponibile anche su RaiPlay. Ma bisognerà attendere ancora un po’ per capire quando la rete vorrà regalare al pubblico da casa questa nuova storia.