Vanzina risponde al New York Times dopo la stroncatura di Vacanze di Natale: cosa ha detto

Lo sceneggiatore ha respinto al mittente le critiche dell’articolo del quotidiano USA riguardo il suo film, sostenendo anche che non sia un cinepanettone

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

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Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Enrico Vanzina non ci sta. Lo sceneggiatore romano ha deciso di non rispondere (ma, di fatto, rispondere) alle critiche mosse dal New York Times nei confronti del suo film Vacanze di Natale del 1983, recentemente tornato in sala in occasione del 40esimo anniversario del "cinepanettone" ma stroncato brutalmente dall’importante critico statunitense Jason Horowitz. Scopriamo cos’è successo e tutta la vicenda.

Il New York Times contro Vacanze di Natale

Battezzato dalla critica come il primo vero e proprio "cinepanettone", Vacanze di Natale è tornato al cinema a 40 anni dalla nascita di questo fenomeno culturale di commedia grossolana a tema natalizio che ha imperversato nelle sale italiane negli anni Ottanta e Novanta. Nonostante abbia dato il via a una sorta di condanna del cinema nostrano, la pellicola firmata da Carlo Vanzina ha raccolto ancora molti nostalgici "adepti" in sala incassando 500mila euro e, soprattutto, scomodando anche il New York Times in occasione di questo ritorno. A parlare del film è stato addirittura Jason Horowitz, il critico cinematografico di punta della testata e uno dei più importanti a livello mondiale. Il giornalista non ha usato giri di parole e ha stroncato Vacanze di Natale e le pellicole-cinepanettone in toto, spiegando anche le ragioni del suo successo: "Mai ritenute adatte al consumo all’estero, erano per gli appassionati che amavano una fetta di cultura italiana durante l’edonista e spensierata fine del secolo. Per i critici, però, riflettevano il consumismo e il sessismo da showgirl dell’era Berlusconi che, come un vergognoso segreto, era meglio custodire in famiglia". Il tentativo di "riabilitazione" del fenomeno cinepanettone è stato smascherato dal critico, che si è apertamente schierato contro questa tendenza.

La risposta di Enrico Vanzina

Enrico Vanzina, sceneggiatore del film e fratello nonché braccio destro del regista Carlo (con cui realizzerà moltissimi cinepanettoni), è stato incalzato da Adkronos riguardo le recenti critiche mosse dal New York Times nei confronti di Vacanze di Natale del fenomeno cinepanettone, prendendo le distanze dalle dure parole del giornale: "Il mio film Vacanze di Natale non è un cinepanettone, dunque le critiche non mi riguardano. Non aggiungo altro perché non voglio alimentare alcuna polemica (…) Sto rispondendo proprio ora ad Horowitz, con il quale sono in ottimi rapporti".


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