Tiziano Ferro: "In Italia i miei figli hanno diritti a metà, è aberrante"

Il cantante ha rivelato di aver rinunciato al passaporto italiano per Andres e Margherita, e ha commentato la proposta di legge sulla maternità surrogata.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Tra gli artisti Italiani più amati e conosciuti in tutto il mondo, Tiziano Ferro ha scelto di lasciare il nostro Paese ormai molti anni fa, iniziando una nuova vita negli Stato Uniti al fianco del marito Victor Allen. I due si sono conosciuti ormai sette anni fa a Los Angeles, e non si sono più lasciati: nel 2019 si sono sposati, e nel 2022 sono diventati genitori dei piccoli Andres e Margherita. Il cantante ha rilasciato un’intervista a Grazia nella quale, tra le altre cose, ha parlato proprio dei suoi figli e di come la legge italiana non permetta ai bambini di godere dei propri diritti.

Tiziano Ferro parla dei suoi figli

Tiziano Ferro non ha risparmiato le critiche allo Stato italiano, che ancora non garantisce pieni diritti ai figli delle coppie omogenitoriali. I figli del cantante sono nati negli Stati Uniti, ma avrebbe voluto dare loro anche la cittadinanza italiana. Tuttavia, ha dovuto rinunciare: "Quando sono andato al Consolato italiano per registrarli all’anagrafe, quel modulo da dove il nome di Victor era escluso mi è arrivato come uno schiaffo. Allora non li ho iscritti. A queste condizioni, che falsano la realtà del loro stare al mondo, non avranno il passaporto italiano". Per poter vivere in Italia, ma anche soltanto per portare i bambini nel nostro Paese, Ferro sarebbe costretto a rinunciare alla metà dei loro diritti (e, come lui, migliaia di famiglie): "Se stanno male, solo io posso andare al pronto soccorso perché Victor non risulta sul passaporto, il che è una cosa aberrante. Al di là dell’essere d’accordo o meno, della morale, di un senso di colpa costruito a tavolino, ho sempre pensato che i miei diritti non tolgono nulla a quelli degli altri".

La maternità surrogata come reato universale

Nella sua intervista, Tiziano Ferro non ha potuto fare a meno di parlare della notizia di pochi giorni fa riguardo alla maternità surrogata: è stata infatti proposta una legge secondo la quale la gestazione per altri diventerebbe reato universale: "Sarebbe l’ennesimo decreto contro gli omosessuali: avessero almeno il coraggio di dirlo chiaramente", ha detto il cantante. "Se il problema fosse davvero la gestazione per altri, la maggior parte delle coppie che ci ricorre sono eterosessuali. Però, una volta tornate in Italia, quelle coppie possono vedere riconosciuti i loro diritti di genitori, perché è difficile che qualcuno chieda ragioni di come è nato quel bambino". Ferro ha poi continuato, parlando dei diritti che verrebbero negati soprattutto ai bambini: "La verità è che sono i diritti dei bambini a venire menomati, loro che, se in Italia finiscono in ospedale e uno dei due genitori è lontano, non possono contare sulla presenza dell’altro".


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