Andrea Delogu: “Tim Summer Hits è casa mia. Carlo Conti top, una volta a Sanremo mi lasciò senza parole…”
La conduttrice è pronta a tornare al timone della grande kermesse musicale di inizio estate, quest’anno promossa su Rai Uno. Ecco le sue emozioni svelate a Libero Magazine.
Torna il grande show musicale che dà il via all’estate. Tim Summer Hits per questa edizione 2024 si allarga e trasloca sulla rete ammiraglia della Rai. Quattro grandi serate di musica e spettacolo, più una quinta di "best fo" occuperanno infatti la prima serata di Rai Uno venerdì 28 giugno, di domenica 7 luglio di venerdì 12 e 19 luglio per concludere con il 26 luglio in cui sarà programmata una serata speciale per rivivere le emozioni migliori della kermesse.
A condurre i giochi e a introdurre un cast mastodontico che conta 70 artisti e riunisce veramente i nomi più grandi della musica italiana e che abbraccia diverse generazioni ci sarà la "padrona di casa" Andrea Delogu che quest’anno sarà affiancata da Carlo Conti.
I co-conduttori cambiano, ma lei rimane il volto più riconoscibile di una manifestazione che, anno dopo anno, si è fatta gran spazio nei cuori dei telespettatori ed è diventata dopo solo due edizioni, un appuntamento di richiamo dell’estate televisiva.
Tim Summer Hits 2024, l’intervista ad Andrea Delogu
"Al Tim Summer Hits mi sento a casa" spiega infatti la conduttrice durante la presentazione stampa dell’evento. "Posso dire di essere quasi nata con questo show, e che siamo cresciuti insieme. Sono felice di poter avere accanto un grandissimo professionista e amico come Carlo Conti. Sono contentissima che Carlo abbia accettato, e sento già il friccicorio del countdown, di quando sei in teatro dietro le quinte e stai per uscire davanti al pubblico, ecco".
Che differenze ci sono tra lavorare con De Martino, Nek e ora con Carlo Conti?
"Sono felicissima di lavorare con Carlo. Non voglio fare una sviolinata, lui lo sa, potete andare a vedervi anche passate interviste in cui lo cito perché ammiro molto il modo asciutto in cui conduce, ma soprattutto ammiro la sua assoluta serenità. Per farvela capire vi racconto questo: in un Sanremo che lui conduceva, io ero in radio, nel box dietro al palco. Lui stava per andare in onda e giocava la Fiorentina. Mentre va la sigla di Sanremo lui chiede il risultato della partita, gli rispondono che la squadra perdeva e, pochi secondi dopo, lui era sul palco ad aprire la serata con il sorriso e con "Buonasera, benvenuti!", come niente fosse. E io sono rimasta senza parole perché ho visto come teneva le redini di tutto.
Carlo Conti quindi lo ammiro ed è una persona di cui mi fido ciecamente. Stefano De Martino, che dire, è un grande amico. Con Nek invece, l’anno scorso abbiamo condiviso momenti molto forti per quello che è successo nella nostra terra, l’Emilia Romagna".
Ma la coppia di Tim Summer Hits non potrebbe essere la stessa del prossimo Sanremo?
Lasciamo stare Carlo su questo, perché già deve pensare a tante altre cose, a tutto il cast se già ora deve pensare anche alle conduzioni non finisce più.
Da intenditrice di musica, pensi che i tormentoni estivi sono una carta facile per gli artisti che tendono a ripeterli simili di anno in anno?
Ci sono alcuni artisti che decidono di seguire l’onda dell’estate e quindi buttarsi sulla leggerezza, e come biasimarli. Ci sono molti che in estate decidono di fare una combo, collaborare con altri artisti all’insegna dell’allegria. Però vi invito ad ascoltare tutte le canzoni che andranno sul palco perché alcune hanno una profondità davvero interessante al di là del fatto se diventeranno tormentoni estivi, oppure no.
Il cast è comunque nutritissimo, davvero eccezionale
Il cast è importante, è praticamente tutta la musica italiana, abbiamo tanti nomi che possono raccogliere consensi di tutti i gusti, sono quattro giorni di festa, io non sono in realtà sicura di avere ancora il fisico ma vedremo.
Tim Summer Hits è il Festivalbar degli anni ’20?
Festivalbar è il primo grande evento televisivo di musica dal vivo quindi certo, quello è un riferimento che non può non venire in mente rispetto a un grande show musicale come questo.
Perché è importante fare musica dal vivo anche in tv, e farla vivere ai giovani secondo te?
Penso sia importante, soprattutto per i più giovani vedere musica dal vivo perché solo da eventi come questi si capisce davvero che c’è tanto lavoro dietro. Perché quando vedi i grandi live capisci che la musica dà da vivere e da sognare a tante persone, non solo al cantante di cui ascolti il brano in streaming. I live sono fondamentali, è molto educativo per capire cosa è veramente la musica.
Tra l’altro gli eventi dal vivo sembrano letteralmente esplosi da un paio di anni a questa parte, hai anche tu questa sensazione?
Credo che specialmente dopo il covid sia tornata fortissima la voglia di uscire di casa, di sporcarsi, del contatto umano, non solo nei concerti ma anche in teatro. Se ci fate caso è un momento in cui ci sono date su date di tanti personaggi e con tanti generi diversi di spettacolo e sono sempre piene. E’ una grande soddisfazione. Poi certo, c’è la tv per arrivare a chi non può godere dal vivo di questi spettacoli, e menomale!
Tu vieni dalla radio ma ormai sei un amatissima conduttrice tv, quali differenze ci sono tra i due lavori?
In tv mi devo truccare (ride). No, a parte gli scherzi, la tv è un po’ una guerra dal punto di vista mentale ed emotivo, perché alla conduzione devi avere tutto sotto controllo. Guardare gli autori, le telecamere, le luci, gli ospiti, i tempi. La radio è più rilassata, è più immaginazione.