Altro che Gf Vip, il trash (buono) di Temptation Island convince tutti

Il reality delle tentazioni fa senza dubbio parte di quei programmi leggeri con i quali "staccare la spina", ma è in grado di raccontare la realtà.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Ormai non c’è storia: il lunedì sera, in estate, è sinonimo di Temptation Island. Lo dimostrano ancora una volta i dati di ascolto, che confermano la leadership del reality show di Canale 5 nella prima serata di ieri, lunedì 24 luglio. Con una media del 26% di share, il programma condotto da Filippo Bisciglia è stato nuovamente un successo. Ma cosa lo rende tanto speciale? E, soprattutto, perché Piersilvio Berlusconi non ha esteso anche a questa trasmissione il controllo anti-trash?

Perché Temptation Island non è trash

La risposta è semplice: perché Temptation Island non è trash. Certo, verrebbe naturale obiettare che, in un certo senso, tutti i reality show hanno un fondo di trash, e che anche quello che mette alla prova le relazioni non può esserne completamente esente. Quello che però vogliamo dire è che, rispetto al Grande Fratello Vip, Temptation Island conserva un trash che si potrebbe definire "pulito", lontano da quelle dinamiche più simili ad uno squallido teatrino che tanto hanno fatti discutere durante l’ultima edizione del Gf Vip. Soprattutto perché lo show di Filippo Bisciglia punta su qualcosa di diverso e sicuramente più vicino al pubblico: la realtà. Il punto di forza del programma sta infatti nell’immedesimazione del pubblico nelle storie dei protagonisti, che sono persone comuni alle prese con problemi ancor più comuni nelle proprie relazioni sentimentali. Chiunque, guardando una puntata di Temptation Island, assisterà almeno una volta ad un comportamento, una frase, un atteggiamento con cui ha fatto i conti anche nella realtà. Ed è proprio per questo che milioni di italiani ogni estate si appassionano al viaggio nei sentimenti delle coppie che vedono sul piccolo schermo.

Tradimenti, crisi, confronti, riappacificazioni, sentimenti che cambiano, rotture e chi più ne ha più ne metta: Temptation Island porta in televisione tutte le sfumature delle relazioni sentimentali (comprese, purtroppo, quelle più tossiche), nelle quali ognuno, dal divano di casa, si può riconoscere. Il tutto, ovviamente, viene proposto in chiave trash grazie al montaggio e alla colonna sonora – ormai iconica – sempre perfettamente abbinata ad ogni scena, anche se in maniera molto meno marcata rispetto, per esempio, al Gf Vip tanto osteggiato da Piersilvio Berlusconi. D’altronde, ci sarà un motivo se l’ad ha aumentato la stretta sul reality di Alfonso Signorini, proponendo al contempo una doppia edizione di Temptation Island nel corso della stessa stagione.


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