Da Claudia Marthe a Nicola Porro: tutte le critiche a Paola Egonu
La campionessa di volley è la co-conduttrice della terza serata del Festival. Ma le sue ultime dichiarazioni hanno sollevato polemiche su tutti i fronti.
Fin da quando Amadeus ha annunciato i nomi delle quattro co-conduttrici del Festival di Sanremo 2023, quello che più ha incuriosito il pubblico è stato certamente quello di Paola Egonu. Campionessa di pallavolo, trascinatrice della nazionale italiana nonché considerata tra le giocatrici più forti al mondo, è sicuramente una presenza importante all’Ariston; anche se, dall’altro lato, è quella meno abituata alle telecamere, e non ha certo alcuna esperienza in televisione. In attesa di scoprire come se la caverà su un palco così importante, la pallavolista è già stata travolta dalle critiche per alcune sue dichiarazioni.
Claudia Marthe replica a Paola Egonu
Alcuni giorni fa, Paola Egonu ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair, in cui ha parlato anche della possibilità di diventare madre: "Mi chiedo a volte se sia il caso di mettere al mondo dei bambini. Se mio figlio sarà di pelle nera vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io. Se dovesse essere di pelle mista, peggio ancora. Lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri. Vale la pena, dunque, far nascere un bambino e condannarlo all’infelicità?". Le parole della campionessa, che ha più volte raccontato di aver subito discriminazioni a causa del colore della sua pelle, hanno immediatamente suscitato numerose polemiche. La prima a replicare è stata Claudia Marthe, la madre di Elodie: la donna, creola arrivata in Italia negli Anni ’80, è stata intervistata da La Stampa. Parlando dell’Italia, ha detto: "Proprio non potrei definirlo un Paese che discrimina in base alla razza. Ci sono gli idioti, qui e altrove. Sono intollerabili, qui o altrove. E allora? Non facciamo più figli per paura degli stupidi? Resto disorientata dalle parole della pallavolista Paola Egonu che non voglio affatto giudicare, ma mi piacerebbe capire".
Gli attacchi di Nicola Porro
Ma Marthe non è stata l’unica. A scagliarsi contro Paola Egonu è stato anche (e soprattutto) Nicola Porro, che ha pubblicato un articolo dal titolo quanto mai esplicativo: "Paola Egonu ha veramente rotto le balle". Il giornalista ha criticato aspramente la pallavolista, parlando della sua intervista come di una "lamentela continua". "Ragazzi, in un Paese che non vuole avere figli i problemi sono altri. Non una signora di grande successo che fa il suo pianterello su Vanity Fair e tutto il mondo le sta al cospetto […] Cara Egonu, un po’ meno selfie, pianterelli, interviste a Vanity Fair e un pochino più di realtà.", ha scritto Porro. Per non farsi mancare nulla, il giornalista ha poi esortato Egonu a continuare nel suo impegno per la difesa dei diritti, ma di farlo in Turchia, il Paese dove oggi gioca con il suo club: "Vada a fare i suoi sermoni sul primo canale di Erdogan e non a Sanremo. Per il mondo e per i diritti umani sarebbe più importante ed urgente".
Cruciani e Salvini contro Paola Egonu
Immancabile anche l’attacco da parte di Giuseppe Cruciani: "C’è una signora che si chiama Paola Egonu che gioca in Turchia, non proprio un modello per i diritti umani, che sostiene di aver paura di mettere al mondo un figlio nero a causa del razzismo in Italia. Descrive l’Italia come l’Alabama", ha esordito il giornalista a La Zanzara. "Di contro, viene strapagata, omaggiata da chiunque, è una delle conduttrici del Festival di Sanremo. La mia prima sensazione è: ma che ca**o vuole?".Anche Matteo Salvini ha voluto dire la sua (a cui, tra l’altro, Amadeus ha già replicato): "È una grande sportiva, una grande pallavolista, ma spero che non venga a fare una tirata sull’Italia paese razzista, perché gli italiani possono avere tanti difetti fuorché quello di essere razzisti. Sono un popolo che accoglie e che allunga la mano a tutti", ha dichiarato a RTL 102.5 (contraddicendo, però, la sua politica del "chiudiamo i porti"). Insomma, l’esordio come conduttrice a Sanremo si preannuncia tutt’altro che semplice per Paola Egonu. Vedremo come se la caverà.
