Sabrina Ferilli torna in Rai con Gloria: “Scorretta e audace, mi ha divertito interpretarla”

Da lunedì 19 febbraio, in prima serata, la serie con l’attrice romana nei panni di una diva in declino che trova il modo di tornare sotto i riflettori

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Sabrina Ferilli torna dopo un decennio protagonista di una fiction Rai. La serie si chiama Gloria, è prodotta da Eagle Pictures e diretta da Fausto Brizzi. Tra Viale del Tramonto ed Eva contro Eva, racconta di un’attrice caduta nel dimenticatoio che, insieme al suo manager senza scrupoli (Massimo Ghini) trova il modo di tornare a fare parlare di sé. Una fiction che vuole graffiare anche raccontando un lato del sottobosco del mondo dello spettacolo e della tv.

"Scorretta, audace, autonoma. Gloria è tante cose, alcune di queste cose mi riguardano anche personalmente, altre no". Così Sabrina Ferilli racconta il suo personaggio in conferenza stampa: "Gloria è un’ attrice famosa, di una età avanzata che si deve confrontare con un mondo che è diverso da quello che conosce: un mondo in cui imperversano i social, ma anche il marketing del dolore, dei sentimenti: metterli in piazza sembra essere ormai l’unico modo per avere la luce dei riflettori", dice l’attrice.

"Gloria insomma, si vede togliere tutto perché va di moda un modo diverso di raccontare, e allora decide di riprendersi tutto proprio utilizzando queste nuove modalità: i social, il marketing del dolore ecc. E funzionerà, in modo un po’ carogna, perché trascinerà con sé tutta la famiglia che sarà travolta dalla sua iniziativa. Il tutto lo raccontiamo con molta ironia: Gloria è una simpatica canaglia, che passa un po’ sopra a tutti, a iniziare dal fratello, interpretato da Luca Angeletti, che è la sua prima vittima".

La serie annovera nel cast anche Massimo Ghini che è lo scorrettissimo e cialtrone manager di Gloria, Emanuela Grimalda, che ne è la fidata assistente, un po’ vittima e un po’ complice e l’ex marito e padre della figlia di Gloria, Sergio Assisi.

Sabrina Ferilli racconta Gloria: "Ne ho incontrate molte di persone come lei"

Sabrina Ferilli, si è detta molto contenta di questo progetto che segna il ritorno in Rai ma, sul futuro, ha tagliato corto, chiarendo che si tratta di un unico prodotto e, al momento, non c’è nessuna prospettiva di altri progetti con la televisione pubblica. L’argomento della fiction, ha poi ispirato molte riflessioni sul mondo dello spettacolo, che è l’ambiente tutto particolare che la storia di Gloria mette un po’ alla berlina. La stessa Ferilli racconta di aver incontrato molte Gloria, donne e uomini, nel suo percorso professionale. "Ce ne sono parecchie di Gloria nel nostro mondo: questo è un mestiere particolare che mette in discussione la nostra consapevolezza, il nostro rapporto con noi stessi e il mondo esterno. Se non hai le radici forti questo è un mestiere che ti porta un po’ fuori, basta vedere molti divi di Hollywood che vita si ritrovano a fare. Il punto è che noi attori giochiamo sempre in prima persona, anche quando non lavoriamo e siamo fuori dal set, ed è difficile gestire questa esposizione. Di Gloria quindi ne ho conosciute, anche uomini".

Gloria è un’attrice che è stata importante e che, con l’età che avanza si è sentita messa un po’ da parte, una situazione comune a molte colleghe ma che, secondo l’attrice romana, sta cambiando." Molto è cambiato nel periodo più recente: oggi vedo attrici 60enni e 70enni che sono protagoniste di grandi storie, ma certo c’è ancora tanto da fare per abbattere i pregiudizi. Gloria comunque è un’attrice che rimane fuori non tanto per gli anni che ha ma per quello che va di modo oggi: i social, la semplificazione, l’esposizione del dolore. E’ tutto semplificato, non a caso su Facebook per esprimersi basta un dito con il pollice su o giù, ma questo mondo semplificato è molto pericoloso perché gli esseri umani sono molto complessi, e di su e giù non c’è niente nella vita vera, a parte le scale".

Al contrario di Gloria Sabrina Ferilli dice che non si è mai sentita particolarmente delusa dal mondo dello spettacolo. "Forse ho deluso più io, su certi progetti o dicendo determinati no. Io credo di avere un approccio molto sano con il mio lavoro. Il lavoro è importante per me e lo prendo con molta serietà, di me si possono dire tante cose, ma sul set sono sempre la prima ad arrivare e l’ultima ad andarmene. Ciò detto è un lavoro in cui una cosa può andare bene e un’altra meno. La mia gioia non viene da quello che faccio, ma dalla mia vita, dai miei interessi, dalle mie passioni, dal mio equilibrio. Poi certo, può succedere che si lavora su una cosa in cui si crede e poi non va bene, oppure ci si aspetta di essere chiamati per un ruolo e poi non succede, ma insomma, le delusioni come queste ci sono sempre in tutti i mestieri".

Ma Sabrina Ferilli è anche molto sicura che, a differenza di Gloria, il pubblico non si stancherà di lei e a chi le chiede se in futuro ha questo timore, risponde decisa: "Io credo che a me non succederà mai. Viviamo di presente e anche il futuro lo vedo assolutamente roseo".

"Condurre Sanremo dopo Amadeus? Mica sono pazza!"

L’attrice è fresca reduce dall’ospitata a Sanremo2024, e a chi gli chiede che clima abbia trovato durante questa edizione un po’ tesa per molti motivi, risponde solo con un diluvio di complimenti per il padrone di casa Amadeus: "Un clima bellissimo, perché il conduttore sa accogliere, intrattenere e far sentire tutti a proprio agio. Anche due anni fa, quando ho condotto con lui la serata finale, Amadeus è stato sempre straordinario, ti lascia il tuo spazio, se sei in difficoltà interviene subito, come dovrebbe essere sempre". Per il dopo-Amadeus però si tira fuori e quando qualcuno le chiede se ha mai pensato alla conduzione del Festival, la risposta è secca: "No, mica sono pazza! Non saprei proprio da dove iniziare, non sono capace: condurre Sanremo è una cosa enorme, non saprei dove mettere le mani." Stessa risposta a chi le chiede se, come tante sue colleghe ultimamente (Paola Cortellesi, Micaela Ramazzotti, Margherita Buy, per citarne alcune) non stia pensando anche lei a un esordio alla regia: ""No, proprio no, perché non sono capace".

Davanti alla telecamera e sullo schermo, è e resterà quello quindi il suo posto. Il pubblico la potrà ritrovare proprio lì, sullo schermo, quello piccolo di Rai Uno, a partire da lunedì 19 febbraio in prima serata quando andrà in onda la prima puntata di Gloria.


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