Russell Crowe, oggi stravolge la sua carriera con un thriller psicologico da non perdere
Russell Crowe farà il suo debutto da protagonista in streaming con un nuovo film thriller psicologico per Netflix
Russell Crowe, attore famoso per film come Il Gladiatore e A Beatiful Mind, potrebbe dare nuovo slancio alla sua carriera attraverso lo streaming. Il film targato Netflix Unabom rappresenterà per l’attore una novità assoluta: è infatti la prima volta che accetta un ruolo da protagonista in una produzione originale della piattaforma streaming. Nei due casi precedenti che lo hanno visto su piattaforme, nei film War Machine e The Greatest Beer Run Ever, si è trattato rispettivamente di un cameo e di un ruolo secondario. Visti i risultati deludenti delle ultime uscite al cinema dei suoi film, come L’esorcismo – Ultimo atto, lo streaming potrebbe dare nuova luce all’attore nato in Nuova Zelanda.
Oggi, di cosa parla Unabom, il film di Netflix con Russell Crowe
UNABOM racconta la storia di Unabomber, il killer anarchico che ha terrorizzato gli Stati Uniti per quasi 20 anni. Jacob Tremblay interpreterà il giovane Ted Kaczynski, mentre Russell Crowe vestirà i panni di un controverso professore di Harvard. "UNABOM è la storia di un giovane che si sente sempre più emarginato dalla società e decide di ricorrere alla violenza come mezzo di vendetta", ha raccontato il regista Janus Metz a Tudum. "In pratica, ci muoviamo tra due linee temporali: la creazione di Unabomber e la sua cattura.". Il titolo del film, così come il soprannome "Unabomber". derivano dal nome in codice dell’FBI per il caso Kaczynski: UNABOM, acronimo di UNiversity and Airline BOMbing.
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Entra nel canale WhatsAppChi era Theodore Kaczynski, la storia vera del terrorista che ispira il film
Ricordiamo che Theodore "Ted" Kaczynski ha compiuto una delle più lunghe serie di attentati in solitaria nella storia del terrorismo. Dal 1978 al 1995, ha consegnato almeno sedici bombe agli obiettivi, alcune tramite posta statunitense e altre consegnate a mano. In poco meno di diciassette anni, Kaczynski ha ucciso tre persone e ne ha ferite ventitré, riuscendo a instillare il terrore nella psiche di molti americani. Alla fine del suo regno del terrore, il New York Times e il Washington Post hanno pubblicato un lungo saggio scritto da Kaczynski in cambio della cessazione degli attentati. L’uomo fu catturato l’anno successivo e alla fine si dichiarò colpevole nel 1998 delle accuse federali relative agli attentati. Fu condannato a quattro ergastoli, sfuggendo alla pena di morte inizialmente richiesta dai procuratori federali. È morto all’età di 81 anni.