Netflix cancella Ritorno al Futuro, recuperate la trilogia degli anni '80 finché potete: ecco perché
Il film che ha cambiato il cinema sta per sparire dal catalogo del colosso dello streaming: perchè recuperarlo prima che sia troppo tardi

Il 3 luglio 2025 Ritorno al Futuro ha festeggiato il 40° anniversario e nel giro di nemmeno due lascerà il catalogo di Netflix. Un capolavoro diventato cult, un pezzo di storia del cinema che lo ha cambiato per sempre. Le avventure nel tempo di Marty McFly e Doc Brown sono qualcosa che chiunque si definisca appassionato di cinema dovrebbe vedere almeno una volta. E gli abbonati di Netflix hanno solo fino al 15 luglio per farlo. Se ancora non foste convinti, ecco alcuni motivi per cambiare idea.
La trilogia di Ritorno al Futuro lascia Netflix il 15 luglio: perché recuperarla
Per quanto tratti di viaggi nel tempo, argomento spesso confuso e gestito in alcuni casi con estrema pesantezza, in Ritorno al Futuro esso è presentato con grande leggerezza, in un modo digeribile da chiunque. La storia, pur essendo tutto sommato lineare nella propria genesi, rimane tutt’oggi accattivante grazie anche a scambi di battute rimasti ancora freschi. La colonna sonora di Alan Silvestri, il genio che ha partorito l’iconico tema principale, è sempre in grado di emozionare e a ogni visione spuntano nuovi dettagli magari sfuggiti a un primo sguardo.
Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news su TV, personaggi e gossip? Iscriviti al nostro canale WhatsApp
Entra nel canale WhatsAppMarty e Doc hanno segnato in modo indelebile la storia del cinema, grazie anche all’interpretazione di Michael J Fox e Christopher Lloyd. E pensare che il primo rischiava concretamente di non partecipare al film. Per chi è cresciuto in quell’epoca, poi, si tratta sempre di un gradito tuffo nei mitici anni 80, tra skateboard, giubbotti di jeans e fast food.
Da un primo film iconico a una trilogia che ha fatto la storia
Il primo film, datato 18 ottobre 1985 per il nostro Paese, può benissimo funzionare come pellicola a se stante. Il casuale viaggio indietro nel 1955 di Marty, che rischiava di cancellare lui e i suoi fratelli dal continuum tempo-spazio, è stato sistemato e lui e Jennifer erano pronti a godersi la propria vacanza al lago. Ma il successo è stato tale da ordinare in fretta non uno ma ben due seguiti girati in back-to-back, che ampliassero ulteriormente la storia di Marty e Doc. Ed ecco così il sequel, ambientato in un futuro distopico in cui Biff Tannen è diventato l’uomo più ricco di Hill Valley e un terzo capitolo che porta il duo nel vecchio west. Due pellicole che senza dubbio hanno riscontrato meno successo del capostipite (65% su Rotten Tomatoes per Parte 2 e 79% per Parte 3 contro un granitico 93% per Parte 1), ma che costituiscono una parte integrante e fondamentale dell’esperienza.
Ritorno al Futuro Parte 2 pone le basi dei rischi legati ai viaggi nel tempo, mentre la Parte 3 cementa questa certezza, con tutte le conseguenze del caso. Ma non solo, perchè offrono una visione ancora più chiara della psicologia di Marty e Doc, oltre a regalare alcune delle scene più iconiche della saga (l’inseguimento coi volopattini all’inizio di Parte 2 e l’assalto al treno in Parte 3). Insomma, non avete proprio più scuse per non recuperare tutta la trilogia di Ritorno al Futuro che, vi ricordiamo, resterà nel catalogo di Netflix solo fino al 15 luglio. Affrettatevi, Grande Giove!