Ore 14 Sera, gelo in studio con Milo Infante: "Non sono tutti brava gente". E Sottile risponde alle critiche su Garlasco

Nella puntata del 19 giugno, tanti ospiti e qualche momento più acceso con Roberta Bruzzone, Milo Infante e Salvo Sottile: cosa è successo su Rai Due

Rosanna Ilaria Donato

Rosanna Ilaria Donato

Web Content Editor

Laureata in Linguaggi dei Media, mi dedico al mondo dell’intrattenimento da 10 anni. Ho lavorato come web content editor freelance per diverse testate.

Ore 14 Sera cosa successo puntata 19 giugno 2025
Fonte: RaiPlay

Nella puntata di Ore 14 Sera, il programma di Milo Infante in onda in prima serata su Rai 2 giovedì 19 giugno 2025, si parla di casi molto discussi e di indubbio impatto sull’opinione pubblica. Tra questi, il caso di Garlasco e di Liliana Resinovich e quello più recente di Villa Pamphili. Ecco cosa è successo nella puntata che vede tra i suoi ospiti Roberta Bruzzone, Salvo Sottile, il sostituto procuratore di Milano Antonio Tanga, Claudio Sterpin (in videocollegamento) e il suo avvocato.

Ore 14 Sera, puntata 19 giugno 2025: cosa è successo

La puntata comincia parlando del caso di Chiara, nel duplice omicidio dei due bimbi da lei partoriti e poi uccisi e sepolti: per la donna niente carcere, solo domiciliari con il braccialetto elettronico. Poi l’attenzione si ferma sulla donna delle pulizie che ha trovato nel bagno di un ospedale di Piacenza, in un cestino, un sacchetto dell’immondizia con all’interno il corpo di un bimbo abbandonato a 30 settimane di gestazione. Infante commenta: "Non credo sia mai accaduto che una persona che vuole liberarsi di un bambino si sia recata in un ospedale per lasciare questo bambino…".

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Al via poi gli interventi in studio, con tanti ospiti presenti. Secondo la criminologa Bruzzone, bisognerebbe cercare all’interno della struttura il responsabile: "Farei un’analisi sistematica del personale femminile in servizio presso l’ospedale, soprattutto su soggetti di basso profilo. Penso che il parto sia avvenuto nella struttura con la complicità di qualcuno che ha scoperto tutto. Credo che una persona abbia partorito dopo i limiti stabiliti dalla legge e qualcuno all’interno l’abbia aiutata in questa direzione in maniera del tutto illegale".

Si parla del fatto che se il parto è stato indotto a scopo abortivo qualche lesione c’è stata e quindi tracce di sangue dovrebbero esserci all’interno dell’ospedale. Salvo Sottile interviene dicendo che chi ha aiutato questa donna, sapeva che probabilmente non sarebbe stata vista dalle telecamere: "Se non funzionassero delle telecamere in quella zona, vorrebbe dire che questa persona sapeva di poterla portare lì all’insaputa dell’ospedale". "Sarebbe un fatto grave così!" commenta Milo Infante. Candida Morvillo ribadisce che comunque si è trattato di un parto e che le urla si sarebbero sentite, a meno che questa manovra non sia stata fatta in un sotterraneo o un magazzino nascosto.

Il caso di Villa Pamphili a Ore 14 Sera

Si prosegue con il caso di Villa Pamphili a Roma, dove una donna e la figlia sono state trovate prive di vita. Il conduttore comincia a ricordare la storia a partire da Kaufmann, un truffatore che viveva con ben 3 carte di credito grazie a una truffa ai danni dello Stato italiano: "Vanno, dicono che fanno un film bellissimo – Stelle della Notte di Rexal Ford – e poi non è mai stato realizzato. Quasi 900mila euro incassati e poi svaniti nel nulla". Il Direttore di Open spiega: "C’era un buco nella legge della Tax Credit Produzione che consentiva per una produzione internazionale di non presentare la bobina del girato. Fingendo di avere la società a Malta, ha evitato quel problema. Solo con i suoi progetti scritti è riuscito a farsi dare tutti quei soldi". Bruzzone commenta: "Questo è chiaramente un predatore, ha già truffato altre volte per permettersi quel tenore di vita". Salvo Sottile aggiunge: "Certamente è un truffatore, però i meccanismi della tax credit glieli avrà spiegati qualcuno in Italia e all’interno del mondo del cinema, aveva un buon gancio sicuramente".

In seguito si parla dei controlli delle autorità competenti, che non hanno fatto controlli approfonditi sull’uomo, magari chiedendogli qualcosa sulla bambina che aveva con sé. Antonio Tanga, sostitutore procuratore di Milano, in studio dichiara: "Una volta che un cittadino americano mostra un passaporto apparentemente valido…", ma il conduttore non ci sta e lo gela: "Non è che gli americani sono tutti brava gente eh!". Poi la testimonianza di un uomo che dice di aver visto Ford con la giovane di 28 anni e la bambina: "Era ubriaco perso e la donna vicino a lui era impaurita mentre allattava la bambina. Lui aveva la faccia rotta, piena di sangue. Gli ho chiesto un documento per vedere se avesse reazioni e mi ha mostrato un passaporto che era simile a una nostra patente. Poi ho scoperto che era tutto falso. A me ha fatto un’impressione bruttissima, quando ho saputo chi era e cosa ha fatto, ho sentito i brividi. Sapendolo prima, mi sarei buttato e avrei detto alle forze dell’ordine di arrestarlo".

Liliana Resinovich, l’omicidio a Ore 14 Sera: parla Claudio Sterpin

A parlare via collegamento video è subito Claudio Sterpin, l’amico speciale di Liliana Resinovich con il quale avrebbe dovuto andare a convivere prima dell’omicidio: "Sono tre anni che racconto la stessa storia, veramente una croce. Qualsiasi cosa sia successa con tre anni abbondanti di ritardi, indagare tutto doveva succedere tre anni fa. Per loro, Liliana si era suicidata e non si è fatto più niente. Non sono state fatte ricerche per questo motivo. Chiamiamolo errore…".

Giuseppe Squitieri, il legale di Sterpin commenta il fatto che il suo assistito quel giorno abbia subito temuto il peggio: "Conoscendo Lilly, che era meticolosa soprattutto negli orari, magari Sterpin aveva avvertito che ci fosse qualcosa che non andava, tanto è vero che è andato personalmente al negozio Wind. Lui ha raccontato alle autorità che avevano preventivato che Liliana avrebbe parlato col marito Visintin (ora indagato, ndr) della convivenza entro il 16, anche perché avevano in progetto di fare un weekend insieme". Milo Infante chiede: "Come ci si può sbagliare di 20 giorni con l’autopsia?". Non tardano le risposte, tra chi sostiene che è impossibile perché è un range troppo importante, come la Bruzzone e il Generale del RIS, e chi dice che il corpo potrebbe essere stato messo in un luogo raffreddato (non congelato), come l’avvocato di Sterpin.

Dopo che la Bruzzone ha analizzato il caso, ricordando tutto ciò che è emerso nel corso delle indagini, Piero Colaprico fa un suo monologo in cui dichiara che potrebbe ancora trattarsi di un suicidio, ma Sterpin ribadisce: "Lilly non lo avrebbe mai fatto. Sono sicuro di dover morire più prima che dopo, perché di questa vita sono stufo, poteva finire tre anni fa anche per me, era meglio. Con Liliana è scappata la voglia di vivere". E Milo Infante dice: "A volte ci dimentichiamo il dolore di chi resta", mentre un ospite ricorda che "per qualcuno questo dolore di Claudio può essere illegittimo, addirittura oltraggioso per il marito e per una parte dell’opinione pubblica". Non manca infine un passaggio sui presunti problemi di coppia tra la Resinovich e il marito Visintin.

Il caso di Garlasco a Ore 14 Sera

Il segmento più atteso arriva per ultimo e parte subito col botto, perché il dottor Antonio Tanga, sostituto procuratore di Milano, lascia lo studio dicendo col sorriso "Mi stai cacciando", ma in realtà non è così. Il motivo dell’allontanamento (‘spontaneo’) lo spiega Milo Infante: "Questa può essere una narrazione, magari qualcuno domani dirà ‘hanno cacciato il Dottor Tanga perché voleva dire qualcosa’, ma in realtà è l’esatto contrario. I nervi sono tesissimi in Procura a Pavia, in Procura generale, tra consulenti, tra avvocati. Dovevano esserci il consulente della famiglia Poggi, il dottor Capra, e l’avvocato di Alberto Stasi. Non ci saranno perché hanno avuto l’indicazione di evitare il più possibile la presenza nelle trasmissioni televisive".

Poi si passa a parlare dell’omicidio di Chiara Poggi, sulla bocca di tutti da quando sono state riaperte le indagini: "Sui social c’è stato un grande dibattito, dicono che siamo di parte perché non vogliamo capire che Stasi è innocente. Siamo arrivati a questo punto incredibile: per gli altri, non stiamo cercando la prova per rivedere un processo, noi abbiamo già deciso che Alberto Stasi è vittima di un errore giudiziario. Quello che noi diciamo è che è possibile, però ‘dateci gli elementi per farlo, non il fumo. C’è una cortina fumogena che si è alzata da più parti che ha fatto intendere che c’è chissà che cosa su questa storia. Io e te facciamo questo mestiere da anni e io non riesco a vedere un elemento di novità, ma un gruppo di lavoro sì. Sono stati fatti degli errori, ma c’è una prova che porti a dire che questa storia ha a che fare con le sette sataniche, col Santuario della Bozzola, con le gemelle Cappa?" commenta Salvo Sottile. Poi l’inviata Arianna Giunti svela che nelle impronte analizzate oggi non sono state trovate tracce di sangue. Il blocco si conclude con le opinioni sulle impronte trovate, le analisi della spazzatura, delle quali non resta che attendere i risultati, e su tutte le piste emerse nelle scorse settimane: dallo scontrino e le pagine del diario di Andrea Sempio scomparse al Santuario della Bozzola.


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