Non è l'Arena ospita l'anarchico Lello Valitutti: è polemica

Ospite di Massimo Giletti a La7, ha affermato che i responsabili della "tortura" ad Alfredo Cospito andrebbero giustiziati: ecco le sue parole.

Come ogni domenica, anche in seguito alla messa in onda della puntata di Non è l’Arena del 12 marzo non sono mancate le polemiche. Questa volta a suscitare le critiche da parte del pubblico è stata la decisione di Massimo Giletti di ospitare nella sua trasmissione Lello Valitutti, anarchico che è stato protagonista di numerosi scontri politici nel corso degli ultimi decenni della storia italiana (è, tra le altre cose, l’unico testimone della morte di Giuseppe Pinelli). Durante l’ultima puntata del programma di La7, è intervenuto sul caso di Alfredo Cospito.

Non è l’Arena, Lello Valitutti parla di Alfredo Cospito

Alfredo Cospito è detenuto in regime di 41bis nel carcere di massima sicurezza di Sassari dal maggio 2022, a causa di numerosi messaggi che inviava all’esterno del carcere ad altri anarchici, per continuare le proprie lotte politiche. Fin dal mese di ottobre 2022 ha iniziato uno sciopero della fame per protestare contro questo regime, e attualmente le sue condizioni di salute sono gravi. Proprio per questo, a Non è l’Arena Lello Valitutti ha voluto esprimere il proprio sostegno a Cospito, rilasciando però dichiarazioni che hanno suscitato non poche polemiche tra il pubblico e soprattutto tra gli utenti dei social network. "Noi anarchici non minacciamo e ricattiamo nessuno. Siamo minacciati e ricattati dallo Stato, attraverso l’orribile tortura che viene inflitta ad Alfredo da 150 giorni. Insieme agli anarchici si vogliono minacciare tutti coloro che osano pensare che un mondo migliore sia possibile", ha dichiarato Valitutti.

Le dichiarazioni di Lello Valitutti

Ma a sollevare le critiche più dure sono state senza dubbio altre parole di Lello Valitutti. Interrogato da Massimo Giletti sulla gravità delle azioni di Alfredo Cospito, come l’aver sparato a Roberto Adinolfi, dirigente Snam, ha risposto: "Quando mi fanno questa domanda, con estrema sincerità io dico che sono d’accordo con l’azione di Alfredo". Per poi continuare: "Questa domanda andrebbe fatta alle migliaia di vittime della tragedia di Fukushima: io sono d’accordo nel colpire chi rappresenta il capitalismo e l’energia atomica". Parlando poi dello sciopero della fame di Cospito e della disputa con lo Stato riguardo alla sua detenzione al 41bis, Valitutti ha sostenuto che "Ci sono due alternative. O lasciar correre, o giustiziare i responsabili". Quando gli è stato chiesto cosa intendesse per giustiziare, ha risposto: "Ammazzare. Fargli pagare l’infamia che stanno facendo".


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