Netflix, bufera sul film Annibale e Denzel Washington protagonista: cosa succede

Il nome d'attore ha suscitato un'ondata di critiche da parte dei tunisini che accusano il colosso di streaming di "Falsificazione della storia" e blackwashing.

Mara Fratus

Mara Fratus

Giornalista

Nella mia vita non possono mancare, il silenzio, il mare e Il Libro dell'inquietudine sul comodino, insieme a un romanzo di Zafon.

Denzel Washington sarà Annibale su Netflix
Fonte: iPa

Un altro progetto cinematografico è in mezzo alla bufera con l’accusa di essere un falso storico. Dopo le critiche a Håkon Eiriksson, alla fata turchina di Cenerentola, a La Sirenetta, Lupin, e via dicendo, questa volta è il turno di Annibale, nel rifacimento di Netflix. Il colosso di streaming, infatti, sta lavorando a un docu-film sulla storia del generale di Cartagine che sconfisse i romani a Canne e come protagonista della pellicola ha scelto Denzel Washington.

La notizia, però, non è piaciuta a tutti, e sul giornale tunisino La Presse si parla di grossolano errore da parte di Netflix nella scelta dell’attore, dato che il personaggio storico era "Un bianco semita", oltre che essere molto più giovane rispetto alla star di Hollywood. Sul quotidiano si accusa la società di essere "Portavoce della cultura woke e dell’afrocentrismo", e di "Falsificare i dati storici dei paesi dell’Asia del nord".

L’Annibale di Netflix è un "Falso storico": la polemica

Mentre Netflix si prepara a produrre il film su Annibale, che sarà diretto da Antoine Fuqua e le cui riprese inizieranno nel 2024, a molti la scelta dell’attore protagonista proprio non va giù. Il nome di Denzel Washington, infatti, ha suscitato un’ondata di critiche da parte dei tunisini che accusano il colosso di streaming di una "Falsificazione della storia e un progetto da parte degli afrocentristi che vogliono attribuire un ruolo centrale nella Storia alle culture nere a scapito delle altre culture".

La bufera sul docu-film è arrivata fino al Parlamento tunisino, dove la ministra della Cultura Hayet Guettat Guermazi, ha risposto al deputato Yassine Mami, sul perché il Paese non avesse ricevuto informazioni su contenuto e sceneggiatura del progetto, temendo appunto un falso storico. La ministra, dopo aver sottolineato che si tratterà di una fiction e non di un film storico, ha fatto sapere che il ministero della Cultura sta negoziando con Netflix per fare in modo che alcune sequenze vengano girate in Tunisia, come riporta Open:

Si tratta di fiction. È loro diritto fare quello che vogliono: Annibale è un personaggio storico, anche se siamo tutti fieri che fosse tunisino. Ma che cosa possiamo farci?». E ancora: «Spero che decidano di girare almeno una sequenza da noi e che questo sia pubblicizzato. Vogliamo che la Tunisia torni a essere una piattaforma produttiva, dove si girano film stranieri.

L’Annibale con Denzel Washington è blackwashing?

Da più parti, sui social, la scelta di Netflix di far vestire i panni di Annibale a Denzel Washington è blackwashing, ossia quella pratica dell’industria cinematografica in cui un attore di origine africana ottiene il ruolo di un personaggio storicamente di un’altra etnia. "Troppo vecchio, ma soprattutto troppo nero", si legge sul web, come riporta Repubblica. E sebbene ci siano anche tunisini entusiasti della scelta della piattaforma streaming, sono veramente in tanti coloro che si scagliano contro, ricordando ai più che Annibale era un condottiero romano di origine fenicia, dai tratti mediterranei, proprio come rivela un busto rinvenuto a Capua. Infine, online è già attiva una petizione, firmata da oltre 1.300 utenti, in cui si chiede a Netflix di "Annullare il suo pseudodocumentario" e chiede al ministero tunisino della Cultura di "Agire contro questo tentativo di rubarci la nostra storia".


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