Money Road, il reality di Fabio Caressa è un successo: "Il migliore della stagione". Ecco perché piace tanto

Recensioni entusiaste, pubblico coinvolto e meccanismo originale: ecco perché il progetto di Caressa (e i suoi concorrenti) funziona così bene.

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Sopravvivere nella giungla è una sfida. Ma resistere a pizza, letti d’albergo con aria condizionata e una colazione da resort mentre si suda sotto il sole cocente della Malesia è una vera e propria tortura psicologica. Money Road è appena iniziato e ha già fatto centro: Sky ha lanciato un reality diverso, moderno, capace di mescolare emozione, tensione e strategia. E stavolta ha davvero fatto centro. Vediamo nel dettaglio perché se ne parla tanto online.

Money Road: il successo della prima puntata e il cast fortunato

È bastata la prima puntata per far capire che Money Road non è il solito reality da salotto. Con buona pace di Grande Fratello, Isola dei Famosi e degli altri format in affanno, qui siamo su un altro piano. Il sito di notizie DavideMaggio lo ha già definito "Il miglior reality della stagione", e in effetti l’originalità del format, il ritmo incalzante e la capacità di coinvolgere il pubblico in prima persona hanno fatto la differenza.

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Niente VIP o influencer di ogni tipo: i concorrenti di Money Road sono persone normali, con storie ed esperienze diverse, ma tutte con qualcosa da dire. C’è la casalinga, l’atleta, il dentista, la tatuatrice, il creativo pubblicitario, il fruttivendolo. Un mix che funziona perché autentico. E nella giungla, senza filtri e senza comfort, le differenze si accentuano e gli equilibri saltano, tra squadre e schieramenti, anche tra spettatori.

La scelta di Fabio Caressa e il funzionamento del gioco

Dodici concorrenti si ritrovano nella giungla malese per un trekking di 12 giorni. Il bottino iniziale è di 300.000 euro, da dividere solo tra chi arriva alla fine. Ogni tentazione costa, ogni cedimento fa scendere la cifra. Le prove fisiche sono dure, ma la vera sfida è mentale e morale: pensare al bene del gruppo o al proprio sollievo personale? E se nessuno lo scopre? Le tentazioni possono essere pubbliche o segrete, individuali o condivise, e l’equilibrio tra egoismo e strategia si fa sempre più sottile. E il conduttore? Fabio Caressa invece sorprende con il suo tono empatico, la sua ironia calibrata e la capacità di parlare in modo autentico coi concorrenti: "Avendolo vissuto questo disagio in Pechino, io riuscivo a capire il momento difficile che stavano vivendo", ha rivelato lui stesso.

Perché Money Road funziona

Insomma, il reality a detta di molti funziona. Ma Perché? Perché è onesto, teso, credibile. Perché racconta la nostra realtà, le nostre debolezze, la difficoltà di scegliere tra sé e gli altri. Funziona perché ha ritmo e ogni scelta conta. Ma soprattutto, non finge di essere altro da quello che è: un reality vero e proprio.


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