Il delitto di Perugia: la vera storia di Meredith Kercher

Il 9 luglio va in onda su Nove un documentario che ripercorre uno dei casi di cronaca più controversi della recente storia italiana: ecco cosa è successo

Il delitto di Perugia
Fonte: Ufficio Stampa

Era il primo novembre del 2007 quando Perugia è stata sconvolta dall’omicidio della giovane Meredith Kercher, una studentessa inglese di 22 anni che si trovava in Italia per l’Erasmus. Un caso complesso e tutt’ora avvolto dal mistero, che viene raccontato nel documentario Il delitto di Perugia – Chi ha ucciso Meredith?, in onda su Nove nella prima serata del 9 luglio. Ripercorriamo quindi i momenti chiave di uno dei casi giudiziari più discussi e controversi degli ultimi decenni di storia italiana.

Il caso di Meredith Kercher

L’omicidio è avvenuto nella notte tra il primo a il 2 novembre 2007: Meredith Kercher è stata ritrovata senza vita nella camera da letto della casa che condivideva con altri studenti. A dare l’allarme è stata una vicina di casa, che ha trovato due cellulari nel suo giardino e ha chiamato i Carabinieri; questi ultimi, arrivati sul posto, hanno visto Raffaele Sollecito e Amanda Knox, la coinquilina americana di Meredith, seduti su una staccionata fuori dalla casa: i due avevano trovato una finestra rotta e la porta aperta, e avevano quindi chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. I Carabinieri hanno così trovato il corpo della ragazza, e le indagini si sono immediatamente concentrate su Sollecito e Knox. I due giovani sono stati letteralmente travolti dalle attenzioni dei media: giornali, telegiornali e trasmissioni televisive di ogni tipo volevano raccontare la loro storia, chiedendosi se fossero effettivamente i colpevoli del terribile delitto. Nel corso delle indagini, le attenzioni che i media dedicavano al caso, e in particolare ai due sospettati, si sono fatte sempre più invadenti e quasi morbose.

Poco dopo Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono stati arrestati: dovevano rispondere all’accusa di essere stati coautori del delitto, e condannati rispettivamente a 25 e 26 anni di reclusione. Circa 15 giorni dopo l’omicidio è poi emerso il nome di Rudy Guede, cittadino ivoriano noto alle forze dell’ordine perché pochi giorni prima era stato trovato a Milano con un computer e un telefono rubati. Sulla scena del crimine sono state ritrovate tracce del suo DNA, che ne hanno subito fatto il principale indagato. Le indagini sono proseguite per diversi anni, fino a quando anche Guede è stato condannato a 16 anni per omicidio e violenza sessuale: tuttavia, l’imputato ha cambiato innumerevoli volte la sua versione dei fatti, che non combacia con quanto dichiarato da Sollecito e Knox. Questi ultimi sono stati definitivamente assolti nel 2015, quando gli inquirenti hanno provato una volta per tutte che la loro presenza sulla scena del delitto era impossibile. Per quanto riguarda Guede, invece, nel 2021 è stato rilasciato per buona condotta, dopo aver lavorato per qualche anno fuori dal carcere.

Nonostante i lunghi anni di indagini e le numerosissime prove raccolte dagli inquirenti, il caso di Meredith Kercher non è mai stato del tutto chiarito, anche se Rudy Guede è stato riconosciuto come l’unico artefice dell’omicidio. Il documentario in onda su Nove si propone quindi di andare a fondo e raccontare la vicenda nel modo più dettagliato possibile, tentando di ricostruire quanto accaduto.


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