Mario Giordano nei guai: pesante denuncia contro Fuori dal Coro

Il conduttore Mediaset e la sua trasmissione querelati da un assessore di Roma per aver mandato in onda una chat "manipolata" sullo scandalo case occupate

Guai in vista per Mario Giordano e la sua giornalista Eugenia Fiore. Il servizio "Il comune di Roma ‘prende ordini’ dagli abusivi" sul tema dell’occupazione indebita delle case popolari nella Capitale, trasmesso nell’ultima puntata della trasmissione Fuori dal coro, rischia di costare loro una querela da parte degli esponenti politici coinvolti nel servizio.

È ciò che si apprende dai profili social di Tobia Zevi, assessore al Patrimonio e Politiche abitative di Roma e ricercatore dell’Ispi, che ha postato una lunga dichiarazione contro il programma di Rete 4: "Mario Giordano ha lanciato una presunta ‘esclusiva’ mostrando uno scambio di messaggi a mia firma in una chat su WhatsApp. Durante la trasmissione Fuori dal Coro si è passati dal lancio al servizio completo. Peccato che la chat sia manipolata, con tagli e omissioni che chiaramente compromettono il senso. Non sono disposto a passare sopra a scorrettezze".

L’assessore lamenta di aver cercato il giornalista prima della messa in onda, per chiarire la situazione ed evitare problemi ed errate affermazioni. Ma Giordano: "Non mi ha risposto né richiamato, evidentemente geloso custode del suo ‘scoop’, e non della verità". Per questo motivo, a trasmissione avvenuta, "a tutela dell’onorabilità mia e degli altri interlocutori della chat, andrò a sporgere denuncia querela nei confronti di Giordano e della redazione di Fuori dal Coro. Il ricavato dell’eventuale risarcimento del Tribunale sarà da me integralmente devoluto a un progetto sociale per chi è in emergenza abitativa".

Ma cosa avrebbe affermato il servizio di così "scandaloso"? Commentando i dati sull’assegnazione scorretta delle case popolari a regolari richiedenti e occupanti abusivi, l’inviata Eugenia Fiore ha mostrato una chat con messaggi tra Zevi, Yuri Trombetti (consigliere comunale e presidente della Commissione Politiche Abitative di Roma) e Luca Fagiano, figura coinvolta in diversi casi di occupazione indebita e con diversi precedenti di polizia. I due politici avrebbero presentato in anteprima il nuovo "piano casa" a Fagiano, ma i contenuti non sarebbero affatto piaciuti all’interlocutore, che avrebbe chiesto un’immediata revisione del progetto, minacciando conseguenze nei rapporti con la Giunta. A quel punto Zevi e Trombetti si sarebbero subito mostrati disponibili a una correzione, lasciando intendere una certa subalternità a Fagiano.

Proprio questa ricostruzione è contestata ora da Zevi, che annuncia querela e rilancia, sempre a mezzo social: "Nei prossimi giorni approveremo il Piano Casa, perché a parlare siano gli atti e il lavoro che svolgiamo tutti i giorni, e non le polemiche giornalistiche fatte in modo scorretto".


Guida TV

Potrebbe interessarti anche