Italia-Inghilterra: polemiche sull’inno di Gigi D’Alessio e Clementino

La serata di Napoli è stata segnata da una versione “dance” del Canto degli Italiani non apprezzata da tutti, mentre Ellynora intona ancora "God save the Queen"

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

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Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

GIgi D'Alessio - Clementino
Fonte: frame

Una falsa partenza da dimenticare quella dell’Italia verso Euro 2024. Il debutto alle qualificazioni al prossimo Europeo della nazionale è stato segnato da una sconfitta sul campo (1 a 2 per l’Inghilterra), ma anche da una grande serata di spettacolo per il "ritorno" degli Azzurri a Napoli dopo quasi dieci anni. Se Roberto Mancini dovrà archiviare al più presto questo esordio – a partire dal prossimo impegno contro Malta – per il pubblico dello stadio Diego Armando Maradona e per gli oltre 7 milioni di italiani davanti allo schermo ieri sera (33,5% di share) la serata sembra destinata a fare discutere. Non solo per quanto visto in campo e per la prestazione dell’Italia, ma anche per lo spettacolo prima del match, con l’inno nazionale cantato da Gigi D’Alessio e Clementino in versione "dance" che ha sollevato polemiche sul web.

L’inno italiano cantato da Gigi D’Alessio e Clementino

Come detto, per il ritorno dell’Italia a Napoli dopo quasi dieci anni era in programma una grande festa. 40mila spettatori, luci spettacolari e intrattenimento hanno accompagnato la serata; per l’occasione, a cantare l’inno nazionale prima della partita sono stati invitati direttamente dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis Gigi D’Alessio e Clementino, che hanno intonato "Il Canto degli Italiani" nello stadio della loro città. La versione in chiave "dance" dell’inno portata dal cantautore e dal rapper ha spiazzato non pochi italiani, che si sono scatenati sul web: "Forse la peggior esecuzione di sempre", "Ma che schifo di scempio l’inno", "Ma che è ‘sta cafonata", "10 minuti di sport e tv agghiaccianti" eccetera eccetera, solo per fare qualche esempio. Una riprova della scarsa propensione al cambiamento ("Ma non era più bello quando gli inni nazionali li suonava la banda?") o un attaccamento all’atmosfera oltremodo solenne dell’inno prima di un evento – comunque – di sport, divertimento e intrattenimento? Quel che è certo è che a livello mondiale non stiamo parlando di una novità: basti pensare agli USA, dove ogni evento sportivo è aperto da "The Star-Spangled Banner" intonato da vari performer (cantanti famosi/e, rapper, cori, icone folk, bambini, etc.), sempre con una propria interpretazione, spesso vicina al pubblico, sia esso della NASCAR, della NFL, della MLB e di tutti gli altri sport.

L’inno inglese sbagliato

Probabilmente peggio è andata agli inglesi: l’inno britannico è stato cantato da Ellynora, artista romana di origini napoletane (nel 2018 partecipò al casting di Amici di Maria De Filippi, mentre quest’anno era concorrente a Una Voce per San Marino) che, oltre ad aver steccato in alcuni momenti, ha intonato "God save the Queen" al posto della nuova formula "God save the King". La figura peggiore, però, l’ha fatta il pubblico del Diego Armando Maradona fischiando durante l’esibizione.


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