Il delitto di Garlasco: Nove prova a svelare tutta la verità

Uno dei casi di cronaca più discussi degli ultimi anni, ricostruito passo per passo in un documentario in onda nella prima serata del 3 settembre

Il delitto di Garlasco
Fonte: Nove

Per il ciclo Nove racconta, il 3 settembre la rete Discovery torna ad occuparsi di uno dei casi di cronaca più famosi e più controversi della recente storia italiana. A ben 15 anni dall’ormai tristemente noto omicidio della giovane Chiara Poggi, Nove propone un documentario intitolato Tutta la verità: Il delitto di Garlasco, che racconta tutte le fasi delle indagini e del processo che hanno portato alla condanna di Alberto Stasi.

Il caso

Il 13 agosto del 2007 Garlasco, un piccolo comune in provincia di Pavia, viene sconvolto da una tragedia: l’omicidio di Chiara Poggi, una ragazza di 26 anni nata nella vicina Vigevano e laureata in Economia. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato nella sua villetta dal fidanzato, Alberto Stasi. I Carabinieri iniziano immediatamente le indagini; scavano nel passato della vittima, nella sua vita privata, nei rapporti con famigliari e amici, senza mai trovare nulla fuori posto: quella di Chiara era una vita come tante. Ben presto i sospetti ricadono sul fidanzato: era stato lo stesso Stasi a dare l’allarme, ma qualcosa non convince gli inquirenti. Innanzitutto, la porta di casa non presenta segni di effrazione, quindi la vittima doveva conoscere il suo assassino; ma soprattutto le sue scarpe: sono troppo pulite rispetto alla quantità di sangue che ricopriva la scena del crimine. Il ragazzo viene arrestato per l’omicidio della fidanzata, ma poco dopo viene rilasciato per mancanza di prove.

È proprio la mancanza di prove, di un movente o di un’arma del delitto a rendere il caso così complicato. Perché qualcuno avrebbe dovuto uccidere Chiara Poggi? Come mai sulla scena del delitto non ci sono impronte? Come ha fatto l’assassino ad entrare? A queste e a molte altre domande cerca di dare una risposta il documentario in onda su Nove, che ricostruisce passo per passo le indagini e il lungo processo ad Alberto Stasi, tutt’ora unico sospettato per l’omicidio. Ci sono voluti otto anni per arrivare ad una condanna definitiva: nel 2015 Il fidanzato della vittima è stato condannato a 24 anni di reclusione, ridotti successivamente a 16.


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