Giselda Torresan a Verissimo, la depressione e l'amore tossico: "Sono arrivata a pesare 48 kg"

Torresan apre il cuore a Silvia Toffanin e al pubblico, raccontando gli episodi più oscuri del suo passato, e cosa pensare di fare ora che è uscita dalla casa

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Giselda Torresan, dopo la chiacchierata permanenza nella casa del Grande fratello, rivelatasi per certi versi un’arma a doppio taglio per l’influencer, questo sabato 18 novembre è tornata sui canali Mediaset come una delle ospiti di Verissimo. Sedutasi nel salotto della Toffanin, la 34enne veneta ha raccontato della sua esperienza nel reality del quinto canale e della sua vita, soffermandosi sull’affetto per la sua famiglia e la relazione tossica che l’ha segnata. Non tralasciando alcuni dettagli sulla sua giovinezza che l’hanno segnata in molti modi. Poi le parole e gli auguri per il futuro.

La vita di Giselda prima della casa

Per cominciare Giselda ha voluto spegnere la polemica nata in seguito al suo ingresso in Casa, relativa al fatto che si fosse licenziata dalla fabbrica in cui lavorava, presentandosi comunque come un’operaia: "Mi sono licenziata dalla fabbrica ma questo ancora prima di entrare nella casa perché ho in progetto di diventare una guida di montagna e riaprire la malga di mio nonno. Io fuori da qui sono come Heidi. Da piccola, raccoglievo i funghi con la mia famiglia, ho sempre amato la montagna. I miei genitori sono sempre stati meravigliosi ma mio papà è sempre stato un po’ severo. Io non ci sono mai andata in discoteca, non voleva perché non si fidava, ma nemmeno da grande sono mai uscita. Lui avrebbe voluto che a 30 anni mi facessi una famiglia". Poi l’omaggio ai genitori: "I miei genitori mi hanno dimostrato l’affetto in altri modi, non con tanti baci o abbracci e, infatti, io in casa, ero una che non abbracciava mai gli altri"

Il bullismo e la relazione tossica

Giselda scende poi in dettagli più personali sul suo passato, dal rapporto con i coetanei all’amore: "Io, in montagna, sto via anche due tre giorni senza sentire nessuno cioè mi immergo proprio nel mio mondo. Non ho tante amiche perché ho sempre lavorato tanto in fabbrica e quando ero a riposo, andavo in montagna. Della mia infanzia mi ricordo che a scuola mi prendevano sempre in giro, tanto e anche adesso sui social. Prima di entrare nella casa, me ne hanno detto di tutti i colori. Alle elementari mi prendevano in giro, ne ho parlato sempre con mia mamma e andava dalle maestre per denunciare questi episodi di bullismo". Poi la giovane aggiunge: "Per il mio futuro sogno di farmi una famiglia, tante cose belle e di avere la salute". Poi la confessione triste sul passato e sul sogno descritto prima: "Mi piacerebbe avere una famiglia ma non c’è l’amore, ho avuto solo una storia tossica che è finita malissimo perché sono caduta in depressione, ero arrivata a pesare 48 chili. Ancora una volta la montagna mi ha salvato. Con lui ho chiuso definitivamente, proprio i rapporti, nonostante abiti vicino a casa mia non l’ho mai visto in giro. Adesso spero di trovare un compagno perché mi piacerebbe diventare mamma".


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