Rai, pronto un posto anche per Giancarlo Magalli (dopo tante polemiche)

Il veterano conduttore sarebbe in predicato di avere un nuovo programma dopo la malattia e le lamentele per essere stato dimenticato dal mondo della TV

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Da settimane non si parla d’altro che della rivoluzione in atto in Viale Mazzini: tra i nomi di chi se ne va e chi resta, le nomine dei nuovi dirigenti e i rumor su probabili grandi ritorni, la Rai sta assumendo un volto nuovo. Ma non propriamente giovane: tra coloro che potrebbero tornare compaiono infatti nomi di personaggi scomparsi dalla televisione da diversi anni, e che ora sarebbero pronti ad una nuova avventura. Primo tra tutti Giancarlo Magalli.

Giancarlo Magalli torna in Rai

Assente dal piccolo schermo dal 2022, Magalli è tornato in onda all’inizio del 2023 raccontando a Verissimo di aver affrontato un linfoma alla milza, che lo ha costretto a prendersi una pausa dal lavoro. Ora che la malattia è stata sconfitta, il conduttore sarebbe pronto al suo grande ritorno e, stando alle ultime indiscrezioni, la nuova dirigenza della Rai avrebbe qualcosa in serbo per lui. Secondo Il Messaggero, quello di Magalli è uno dei nomi dati per certi nella prossima stagione del servizio pubblico insieme ad un altro ritorno, quello di Claudio Lippi. Non sono tuttavia stati ancora svelati i dettagli: non sappiamo, dunque, quale tipo di programma gli verrà affidato, né su quale rete andrà in onda. "Non c’è un progetto specifico, ho solo la voglia di tornare a lavorare. Certamente non parliamo di un impegno quotidiano, non ce la farei fisicamente, né mi andrebbe. Gradirei una cosa carina, divertente, non faticosissima che mi consentisse di ripartire", aveva raccontato a TvBlog all’inizio di marzo.

Le polemiche

Nonostante ci sia per lui un progetto in corso, nelle ultime settimane Giancarlo Magalli non ha risparmiato le critiche nei confronti della Rai, accusata di essersi dimenticata di lui e di avergli sottratto alcuni programmi. "Mi piacerebbe un talk stile David Letterman Show. Oppure essere chiamato in giuria in qualche programma, tipo Tu sì que vales, a Mediaset, visto che in Rai non mi chiamano", ha raccontato a Chi alla fine di marzo. Il conduttore si era anche detto deluso per essere stato estromesso da Il Collegio, un progetto al quale teneva molto: "Sarebbe stato meglio per loro se l’avessi fatto. Ho partecipato a cinque edizioni su sette e sono sempre andate bene. Avrei potuto farlo senza sforzi, mi è dispiaciuto non proseguire". Ma le frecciatine alla Rai non sono finite qui. Pochi giorni fa, Magalli ha attaccato duramente Michele Guardì, storico regista de I Fatti Vostri: "Michele Guardì è stato ospite in parecchi programmi ultimamente, soprattutto a promuovere il suo libro, e non mi ha mai nominato. Trenta anni di Fatti Vostri non meritano una menzione da parte sua. Cita solo quelli che non ci sono più, come Castagna e Frizzi, ma se per essere citati da lui bisogna morire mi va bene così".


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