Pm diffamata da Fuori Dal Coro: il programma pagherà 80mila euro di risarcimento

Il talk show di Mario Giordano pagherà caro le critiche sopra le righe all’operato di Rosella Soffio, accusata di “essere scesa a patti con occupanti abusivi”

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

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Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Fuori dal Coro si sta confermando come una delle certezze per quanto riguarda i talk di Rete 4. Mario Giordano e i ritmi serratissimi del programma, le notizie senza sosta e soprattutto le grida allo scandalo stanno funzionando anche quest’anno in termini di ascolti, ma non per questo non sono arrivati i problemi. I toni sopra le righe della trasmissione, infatti, rischiano di costare caro (letteralmente) alle casse Mediaset. La pm Rosella Soffio ha infatti fatto causa per diffamazione a Fuori dal Coro dopo che il talk show di Mario Giordano l’ha descritta come una pm "timorosa e pusillanime" e ha criticato pesantemente il suo operato per ben quattro puntate. I danni si aggirano intorno ai 20mila euro a puntata, per un totale di 80mila euro. Scopriamo tutti i dettagli.

Fuori dal Coro: la causa per diffamazione

Il caso è nato in seguito alle quattro puntate di Fuori dal Coro andate in onda su Rete 4 in cui il programma di Mario Giordano si è scagliato contro un magistrato della procura di Massa. Come riportato dal Corriere della Sera, il Tribunale di Monza ha "ravvisato la lesione dell’onorabilità" ed è scattata la causa per diffamazione. "Se è vero che l’operato di chi riveste pubbliche funzioni deve poter essere anche severamente censurato, è tuttavia inaccettabile che si prescinda da un serio esame della veridicità dei fatti e si esponga inutilmente la persona del magistrato al pubblico scherno" ha dichiarato il giudice del Tribunale di Monza Andrea Canepa.

La diffamazione sarebbe scattata nei confronti della pm massetana Rosella Soffio, descritta dal talk show – nel corso delle quattro puntate incriminate – come pm "timorosa e pussilanime", accusandola di essere "scesa a patti con gli occupanti abusivi sino a ‘inginocchiarsi’ di fronte a loro".

In merito alla questione delle occupazioni abusive di case, dunque, Soffio sarebbe stata "descritta con tono di scherno". I servizi e i toni sopra le righe di Fuori dal Coro potrebbero così costare ben 80mila euro di danni per diffamazione (20mila a puntata), cifra molto alta attorno alla quale raramente ci si aggira in questa tipologia di casi.

Come descritto dagli atti prodotti dai legali Stefano Nespor, Elio Cherubini e Valeria Sergisia, infatti, "emerge una realtà del tutto opposta", nel quale si parla solo di "un invito a tentare una conciliazione, peraltro coinvolgendo non solo il proprietario ma tutte le parti una legittima attività mirante alla composizione del conflitto". La sentenza contro Rti e Giordano ha ritenuto "irrilevante un’eventuale rettifica che non avrebbe contribuito in maniera soddisfacente a salvaguardare di fronte ai telespettatori l’onorabilità della vittima", aggiungendo che l’indagine avrebbe potuto "essere effettuata citando genericamente la Procura di Massa, senza necessità di esporre direttamente a pubblico ludibrio la persona del magistrato".


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