Eurovision 2022, EBU: "Basta insultare chi lavora allo show"

A pochi giorni dall'inizio della manifestazione, l'organizzazione è intervenuta per difendere i lavoratori da minacce e insulti ricevuti sui social

Eurovision Song Contest
Fonte: Ufficio Stampa Rai

A 31 anni di distanza dall’ultima volta, nel 2022 l’Eurovision Song Contest torna in Italia, grazie alla vittoria ottenuta dai Måneskin nell’edizione precedente. Un’occasione unica per il nostro Paese di mostrare all’Europa e al mondo cosa siamo in grado di fare nel mondo dello spettacolo. Anche se, a pochi giorni dall’inizio della gara, sembra che l’organizzazione stia incontrando alcuni problemi.

Il comunicato dell’EBU

Problemi che hanno suscitato l’ilarità di moltissimi utenti del web, che si sono sentiti in diritto di criticare e prendere in giro tutti coloro che stanno lavorando duramente per dare vita ad uno degli show più imponenti che si siano mai visti in Italia. Ma non si tratta solo di scherzi e prese in giro: ben presto queste ultime si sono trasformate in insulti e addirittura minacce rivolte agli organizzatori, ai tecnici e alle altre centinaia di persone che stanno mettendo tutto il proprio impegno in un evento così importante come l’Eurovision. Proprio per questo, l’EBU (European Broadcasting Union, che organizza la manifestazione) ha voluto prendere le distanze da quanto sta accadendo e condannare fermamente questi comportamenti. Questo è quanto si legge nel comunicato:

"Condanniamo fermamente tutte le forme di discriminazione e siamo sconvolti dal livello di abusi online diretti a chi sta lavorando duramente nel produrre l’evento di quest’anno, anche sui loro account personali. Chiunque passerà il segno e si comporterà in modo abusivo sarà bloccato immediatamente e segnalato e in casi seri lavoreremo coi nostri social media partner tra tutte le piattaforme per segnalare questi individui alle rilevanti autorità locali. Capiamo che la passione e l’amore per l’Eurovision Song Contest siano profondi. L’EBU incoraggia la libertà di parola, ma i nostri artisti, il nostro staff e i nostri volontari dovrebbero essere lasciati liberi di fare il loro lavoro senza essere abusati, minacciati e molestati. L’Eurovision Song Contest è stato creato per costruire unità. I suoi valori sono inclusività, universalità e celebrazione delle diversità attraverso la musica. Sollecitiamo quindi chi ci segue online, e i fan degli artisti che prendono parte alla competizione di quest’anno, a rispettare questi valori e tutti quelli che prendono parte alla competizione di quest’anno e a discutere degli show di quest’anno in una maniera civilizzata e rispettosa".

I problemi organizzativi

Tutto è nato a causa di un malfunzionamento del palco costruito appositamente per l’occasione. Come aveva spiegato il direttore artistico Emanuele "Laccio" Cristofoli, infatti, per l’Eurovision 2022 è stato creato un palco denominato "sole cinetico", formato da diversi archi che si muovono in modo decisamente scenografico. Qualcosa, però, è andato storto, e la scenografia non si muove come dovrebbe. Secondo quanto riportato da La Repubblica, alcune delegazioni si sarebbero lamentate del problema, visto che avevano pagato circa 30mila euro in più per utilizzare questo palco cinetico.


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