"C'insegna a lavarci le mani?": Malgioglio top all'Eurovision

Ancora ascolti record per la seconda semifinale della kermesse, che ha collezionato momenti indimenticabili e altri decisamente discutibili. Ecco com'è andata

Eurovision 2022
Fonte: IPA

Il 12 maggio è andata in scena la seconda semifinale dell’Eurovision Song Contest 2022, che fa il bis con la prima in quanto a record di ascolti, con il 27.7% di share (e 5 milioni 538 mila spettatori). Gli ultimi 18 artisti in gara si sono esibiti sul palco del PalaOlimpico di Torino, e il televoto e la giuria di professionisti hanno decretato quali sono le dieci delegazioni che meritano l’accesso alla finalissima di sabato 14 maggio. Ecco l’elenco dei Paesi qualificati per la Grand Final:

Belgio: Jérémie Makiese – Miss You
Repubblica Ceca: We Are Domi – Lights Off
Azerbaijan: Nadir Rustamli – Fade To Black
Polonia: Ochman – River
Finlandia: The Rasmus – Jezebel
Estonia: Stefan – Hope
Australia: Sheldon Riley – Not The Same
Svezia: Cornelia Jakobs – Hold Me Closer
Romania: WRS – Llámame
Serbia: Konstrakta – In Corpore Sano

Eurovision, i momenti che ci hanno fatto dire "Ma perché?"

La seconda serata della kermesse ci ha regalato performance incredibili, canzoni che (come già accaduto con la prima semifinale) scaleranno le classifiche internazionali, ma anche alcuni momenti che ci hanno fatto storcere il naso. A non convincere, innanzitutto, l’esibizione di Achille Lauro: rappresentante di San Marino, l’artista romano ha mostrato ancora una volta le sue doti da performer e da provocatore, presentandosi sul palco, insieme all’immancabile Boss Doms, con una tutina di paillettes, cappello da cowboy e maxi boa di piume al collo, per poi cavalcare un toro meccanico a fine esibizione. Una performance sopra le righe, in pieno stile Achille Lauro, che però non si è qualificato per la finale con la sua Stripper, non certo la sua canzone migliore. In poche parole, too much.

Poco convincenti anche i The Rasmus, in gara per la loro Finlandia. Una band tra le più conosciute del nord Europa, che nei primi Anni Duemila ha conquistato il mondo intero con In the Shadows. Un ricordo piacevole, che il gruppo finlandese ha deciso di buttare via con Jezebel, una canzone che sembra uscita direttamente dagli Anni ’80 (ma non in senso positivo) e pare già sentita migliaia di volte. Non è chiaro, poi, perché l’Estonia abbia deciso di portare all’Eurovision una canzone western, con chiari rimandi al maestro Ennio Morricone e alle sue colonne sonore (senza però avvicinarcisi nemmeno lontanamente), con tanto di inquadratura con effetto seppia tipico dei film western: non esattamente una tradizione dei Paesi baltici. Così come il flamenco non è certamente il ballo tipico della Romania: ma WRS sembra non ricordarselo, e decide di portare in gara un brano in inglese dalle sonorità tipicamente latine, con tanto di ritornello in spagnolo che lo lancia immediatamente come prossimo tormentone estivo.

Poco graditi dal pubblico italiano anche le osservazioni spesso pungenti di Cristiano Malgioglio, a cui insieme a Gabriele Corsi è stato affidato il compito di commentare in italiano l’evento, dato che i conduttori Alessandro Cattelan, Laura Pausini e Mika parlano inglese per il pubblico internazionale. In particolare, gli spettatori si sono chiesti cosa abbiano fatto di male per sorbirsi aneddoti e racconti sentimentali di Malgioglio, che sembra dimenticarsi di commentare l’Eurovision preferendo parlare di sé.

I momenti top della seconda semifinale

Non tutto, però, è andato male, anzi. Molte delle performance si sono rivelate di qualità, così come le canzoni in gara. Promosso, per esempio, Israele, ma anche la Georgia, l’Azerbaijan, il Belgio o la Svezia. Tra i promossi, poi, anche i tre conduttori dell’Eurovision, i già citati Cattelan, Pausini e Mika. Il primo si è lanciato in un monologo, decisamente ben riuscito, sulla capacità degli italiani di risolvere qualsiasi situazione, e tutti e tre sono riusciti a portare sul palco il proprio entusiasmo, il proprio talento e la propria professionalità. Unica nota stonata: il look di Laura Pausini, in entrambe le semifinali. Tra i momenti più divertenti della serata, poi, una battuta di Cristiano Malgioglio riferita alla performance della Serbia, in cui Konstrakta si è lavata le mani in un recipiente d’acqua durante tutta la canzone: "Ma questa è venuta all’Eurovision a insegnarci come si lavano le mani?"


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