Eurovision 2024, crisi totale a poche ore dalla finale: quattro paesi pronti a ritirarsi, ecco quali

Aria di crisi per la finale del contest musicale più seguito al mondo. Tutto è nelle mani dell'organizzazione dell'EBU. Quattro nazioni intanto minacciano di disertare

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Continuano ad imperversare le polemiche attorno all’Eurovision, e a poche ore dalla finale i rapporti tra concorrenti provenienti dalle varie nazioni e l’organizzazione del Contest si fanno sempre più tesi. Se pensavamo che la possibile squalifica del cantante olandese fosse il massimo della crisi a cui avremmo assistito durante questa edizione, non immaginavamo cosa sarebbe successo in queste ore. Fonti accreditate riportano infatti che più di un paese sia disposto ad abbandonare la competizione poco prima della diretta della finalissima. E la situazione si fa particolarmente critica per i vertici dell’Eurovision Song Contest 2024 a poche ore dal via della finalissima (QUI la diretta testuale minuto per minuto). Ecco cosa sta succedendo.

Quattro paesi pronti a ritirarsi dalla competizione

A dare voce all’indiscrezione che fa tremare gli organizzatori del Contest sono ben due fonti diverse: prima il quotidiano norvegese VG, poi anche il portale Esc Today, specializzato nell’informazione sull’Eurovision. Questo quanto sostenuto dalle due fonti: "Un potenziale disastro, perché le delegazioni di Irlanda, Regno Unito, Svizzera e Portogallo avrebbero considerato di ritirarsi dalla competizione. Ci sono stato colloqui di crisi a tarda notte. Il rapporto sostiene che i rappresentanti dei quattro paesi si sono incontrati venerdì sera con EBU, l’organizzatore dell’Eurovision, per discussioni di emergenza che si sono protratte fino a tarda notte. La gravità della situazione è ulteriormente sottolineata dal fatto che queste delegazioni erano assenti alla tradizionale sfilata delle bandiere durante la prova generale della Grand Final, che si svolge nel pomeriggio". Non è chiaro quale sia stato il tema di queste presunte discussioni d’emergenza, ma molti ritengono abbia a che fare con le concrete possibilità di vittoria concesse ad Eden, cantante israeliana volata tra i favoriti per la vittoria, e ovviamente la situazione politica del suo paese di appartenenza. Altri pensano possa essere legato anche al possibile allontanamento del cantante olandese dalla competizione.

Il caso dell’Irlanda fa scalpore

Come se non bastasse, oltre al possibile ritiro delle delegazioni dalla competizione, va segnalato anche il commento di Bambie Thug (dell’Irlanda) riguardo la sua assenza dalla flag parade di rito, giustificata poi poco dopo proprio dall’artista: "C’è una situazione per la quale EBU deve fare chiarezza. Stiamo aspettando di capire come agire dopo quello che è successo. Provo rabbia per le altre delegazioni che violano le regole dell’EBU e sono comunque ammesse. Quindi c’è sicuramente un tamburo di guerra che suona nel mio cuore per spingere la performance ancora di più di quanto non abbia fatto prima". Insomma, sembra che una crisi sia ormai in corso, e potrebbe pregiudicare il normale svolgimento della finale.


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