Dirty Dancing torna con un sequel, ma era davvero necessario?

Dopo l’annuncio sull’inizio dei lavori e sulla scelta del regista, a portare una nuova ondata di news è proprio la sua protagonista, Jennifer Grey. Ecco cosa ha detto

Dirty Dancing
Fonte: Prime Video

Nel 2020, è stato annunciato che Dirty Dancing 2 era in lavorazione con Gray a riprendere il ruolo di Baby. Di recente, è stato dichiarato che il film sarà diretto dal regista di Warm Bodies, Jonathan Levine. Continuano quindi ad emergere alcuni dettagli sulla nuova pellicola. Ma l’ondata di revival e sequel degli ultimi anni sarà una motivazione sufficiente per rimettere mano ad un grande classico del cinema come il monumentale Dirty Dancing?

L’annuncio e gli aggiornamenti sul progetto

Dopo l’annuncio sull’inizio dei lavori e della scelta del regista, a portare una nuova ondata di news è stata l’indiscrezione sulla data di uscita ufficiale del film, che secondo Deadline, dovrebbe essere fissata per il 9 febbraio 2024. Strategicamente posizionata poco prima di San Valentino quindi. Recentemente però, nuove informazioni ci sono giunte direttamente dalla sua protagonista, Jennifer Grey, che oltre ad ammettere che molti altri attori originali del cult torneranno a vestire i panni dei loro personaggi, aggiunge a Entertainment Weekly: "C’è già un copione, anzi, stiamo lavorando sul copione. Gireremo il nuovo film nella primavera del 2023. Quindi, immagino che stia davvero diventando realtà. Non posso dire molto della trama, purtroppo. Ma posso confermare che coinvolgerà Baby. A meno che non ci siano un sacco di effetti speciali, Baby sarà un po’ più grande. Quindi ci saranno musica, balli, storie d’amore, romanticismo. Sono super coinvolta e ho investito molto per renderlo un film nuovo, fresco. Quello che c’è stato c’è stato, non accadrà mai più. Non ci sarà mai un altro Johnny. Non ci sarà mai un altro Patrick. Questo sequel deve essere un film a sé stante. È una situazione complicata". Insomma, l’attrice riserva anche alcune parole di rispetto per il suo co-protagonista, il compianto Patrick Swayze, scomparso prematuramente nel 2009.

Ma era davvero necessario?

Quello che però in molti ci chiediamo, apprendendo le news sul progetto è: ne sentivamo davvero l’esigenza? Siamo sicuri che rispolverare un cult degli anni ‘80, finora custodito gelosamente come in una teca di cristallo, sarà il risultato di una buona sceneggiatura e scrittura di un soggetto, e non l’ennesima trovata commerciale fatta per sfruttare il grande seguito dell’originale? Sicuramente non possiamo che apprezzare il punto di vista della protagonista che presta il volto a Baby, che spiega che dovrà trattarsi di un sequel a sé stante, e che non sarà possibile ripetere la magia ricreata col suo collega Patrick, ma allora perché rischiare di rovinare un film che, in fondo, è già perfetto così? Sarà molto difficile che la sola presenza di una Baby ormai adulta e cresciuta, senza l’amato Johnny Castle, possa fare nuovamente breccia nei nostri cuori, eppure la protagonista e il team di produzione sono pronti a scommettere che tornando nel celebre resort Kellerman ci riuscirebbero. Non ci resta quindi che sperare che il progetto possa quanto meno restituire giustizia ai vecchi fasti della produzione dell’87, e che come Jennifer Grey sostiene, che riesca a trasmettere "A un pubblico giovane e nuovo un’esperienza che (forse) non si può replicare, ma che ha lo stesso tipo di basi".


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