Chiara Ferragni e la presunta truffa del pandoro: interviene la Finanza

Le indagini dell'Antitrust sulla campagna realizzata dall'imprenditrice digitale con Balocco si sono estese alle sue società, Fenice Srl e TBS Crew.

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Non sembra essere un anno particolarmente semplice per Chiara Ferragni: dopo le innumerevoli polemiche legate a Sanremo e le continue voci di crisi con Fedez, l’imprenditrice digitale deve fare i conti anche il Codacons e l’Antitrust. La vicenda è legata alla campagna che aveva promosso a Natale 2022, vendendo dei pandori brandizzati in collaborazione con Balocco a scopo benefico. Dopo una prima istruttoria nei confronti dell’azienda dolciaria, ora la Guardia di Finanza ha raggiunto anche le società di proprietà della stessa Ferragni: ricostruiamo ciò che sta accadendo.

Chiara Ferragni, la campagna ingannevole dei pandori Balocco

Nell’inverno 2022, Chiara Ferragni ha lanciato un pandoro con la propria firma, creato in collaborazione con Balocco per la campagna "Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino". Stando a quanto raccontato dall’influencer sui social, dove aveva ampiamente pubblicizzato l’iniziativa, i proventi raccolti grazie alla vendita dei dolci natalizi sarebbero stati devoluti all’ospedale torinese a favore della ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing. Facendo dunque intendere che più pandori fossero stati venduti, tanto più alta sarebbe stata la somma di denaro devoluta in beneficienza. Peccato, però, che non sia stato così: Balocco e Chiara Ferragni avevano già stabilito una cifra fissa da donare, a prescindere dalla quantità di pandori venduta. Per questo, l’imprenditrice digitale e l’azienda sono stati accusati di pubblicità ingannevole e nel mese di giugno l’Antitrust – l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – aveva avviato un’istruttoria nei confronti di Balocco Industria Dolciaria per "pratica commerciale scorretta".

La Finanza indaga su Chiara Ferragni

A distanza di circa un mese dall’accaduto, le indagini delle autorità si stanno allargando, coinvolgendo anche Chiara Ferragni in prima persona, e non soltanto l’azienda con la quale ha collaborato. Secondo quanto riferito da Ansa, infatti, la Guardia di Finanza sta portando avanti alcune verifiche su Fenice Srl e TBS Crew, le due società di proprietà dell’influencer che si occupano della gestione del suo brand. "Se l’Antitrust confermerà la pratica commerciale scorretta, e se saranno accertate responsabilità da parte delle società coinvolte, avvieremo un’azione legale contro la Balocco e Chiara Ferragni, chiedendo ai due soggetti di rimborsare il costo del pandoro a tutti i consumatori che hanno aderito all’iniziativa di solidarietà", ha dichiarato il Codacons ad Ansa. Le accuse di pubblicità ingannevole sono quindi state estese anche a Chiara Ferragni che – dopo essere costata alla Rai 170mila euro di multa per pubblicità occulta a Sanremo – rischia di cadere in una nuova sanzione.


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