Beatrice Luzzi a È sempre Cartabianca: "La donna ha un’opportunità in più degli uomini", poi le frasi choc

Beatrice Luzzi si lascia andare ad alcune esternazioni molto divisive su argomenti sensibili, e sui social comincia a perdere sostenitori. Ecco cosa è successo

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Beatrice Luzzi vola sempre più in altro. Dopo il lavoro dietro le telecamere in vari programmi della TV come l’Eredità, che sembrava aver segnato la fine della sua carriera di attrice, è arrivato infatti il grande successo del Grande Fratello, che l’ha consacrata vera e unica regina dell’ultima edizione del reality, nonché concorrente preferita degli ultimi anni del programma. Poi velocemente è stata ospitata più volte a Verissimo, raccogliendo sempre più successo e consensi. Quindi Mediaset ha voluto investire sulla sua figura (e sugli ascolti che genera), destinandola a più programmi. Il primo di (si presume) molti interventi è stato in un programma di Rete 4. La vincitrice morale del Grande Fratello è stata tra gli ospiti di stasera di È Sempre Cartabianca. Nel programma di Bianca Berliguer si è discusso quindi del generale di Roberto Vannacci, delle europee, di sanità e strutture non adeguate, ma anche del fatto che il Senato ha approvato l’accesso di gruppi anti-abortisti come Pro Vita nei consultori. Ovviamente la beniamina del pubblico si è espressa sulla questione, ma alcuni non hanno apprezzato alcune sue dichiarazioni.

Le dichiarazioni di Beatrice Luzzi sui consultori

Inizialmente si è espressa sulla possibilità che le associazioni Pro Vita presenziassero nei consultori: "Se è accettabile il fatto che queste associazioni siano nei consultori? Assolutamente no. È chiaro che la donna ha un’opportunità in più degli uomini. Si dice sempre pari opportunità, ma noi ne abbiamo una in più che vale moltissimo che è la maternità, ma deve arrivare quando uno è pronto ad affrontarla perché si dona la vita. Io penso che queste associazioni tipo Pro Vita dovrebbero forse andare in parlamento, o con tutti coloro che attribuiscono alle donne questa responsabilità". Poi l’ex gieffina ha continuato il su intervento spiegando: "Prima di tutto la responsabilità è anche del maschio. Ma soprattutto spesso la responsabilità è di chi non mette la donna nelle condizioni di affrontare la propria gravidanza con gioia e serenità, tipo questa ragazza, che parla del suo lavoro precario. Così spesso non si può affrontare una gravidanza felice. Queste associazioni che sicuramente portano avanti un messaggio molto bello e importante, dovrebbero farlo in altri luoghi, in parlamento, in chiesa e probabilmente nelle scuole, magari si potrebbe pensare ad un’educazione su certi temi anche ai maschi. Più che colpevolizzare le donne che hanno il diritto di abortire, andassero a sensibilizzare gli uomini".

Le altre frasi controverse di Beatrice Luzzi

Il discorso si è poi spostato sui percorsi di transizione, anche ragazzi molto giovani, che decidono di cambiare sesso per vedere la loro identità di genere rispecchiata nel proprio sesso. A riguardo Luzzi ha detto alcune frasi giudicate molto controverse: "È molto, molto difficile. Da quello che so ci sono anche molti casi di pentimento, di persone che sono tornate indietro. Con il massimo rispetto per queste ragazze che hanno parlato e per chi la pensa come loro… Io ritengo che nella vita si possa essere tutto e il contrario di tutto. Scegliere una direzione con così tanta determinazione non penso sia una scelta di libertà, ma anzi, una scelta molto limitante. Perché nel momento in cui tu a 12 anni intraprendi un discorso del genere, non ti puoi più permettere di essere tutto quello che puoi. Noi siamo infinito, noi siamo maschi, femmine, a seconda del giorno, della situazione. Siamo sicuri che risolvendo questa identità di genere si risolva poi un disagio così profondo?". Poi è intervenuta la conduttrice Bianca Berlinguer a mettere alcuni paletti a Luzzi: "Vabbè però quando nasci femmina e ti senti maschio, o viceversa, non è così semplice parlare di infinito. In questi casi c’è un processo molto doloroso. Il disagio è quello di non riconoscersi allo specchio e nel proprio corpo. Molti non sono naturalmente d’accordo con le frasi della Luzzi, che ha parlato della transizione come "Scelta limitante".


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