Anna Lou Castoldi: "A Ballando con le stelle con il sorriso. Mamma e papà? Ecco cosa mi hanno suggerito”

La figlia di Morgan e Asia Argento è pronta a scendere in pista nel dance show di Rai 1 che ha già visto protagonisti i suoi genitori: la sua intervista a Libero Magazine.

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

E’ stato l’ultimo nome annunciato da Milly Carlucci per il cast di Ballando con le Stelle 2024, ed è sicuramente uno di quelli che suscita più curiosità. Parliamo di Anna Lou Castoldi, la figlia ventenne di Morgan e Asia Argento che, in questa intervista a Libero Magazine racconta le emozioni prima del debutto in tv e su una pista che, negli anni passati, ha visto protagonisti, in edizioni diverse, prima la mamma e poi il papà.

Anna Lou Castoldi, a Ballando con le Stelle cosa vedremo di te? Sei qui perché hai voglia di dimostrare al pubblico che non sei solo la "figlia di" (Morgan e Asia Argento)?

Io sono qui per mostrare me stessa, poi quello che passa passa, non mi interessa quello che pensano gli altri. Non so dire cosa potete aspettarvi perché non lo so nemmeno io. Ognuno di noi ha tante sfaccettature e spero che trapeli questo. Io sono solo me stessa, poi vediamo cosa succede e cosa ne esce.

Come sta andando il primo impatto con il mondo di Ballando con le Stelle?

Mi sto divertendo un sacco, e poi mi rendo conto che sto anche imparando tante cose in un ambiente che è molto diverso dal mio. Sono contenta

Sia tua madre che tuo padre hanno partecipato a Ballando con le Stelle, c’è il rischio di paragoni?

Può essere strano, io ho cercato sempre di fuggire a proposte come questa, anni fa non lo avrei fatto un programma del genere. Però adesso mi sento più tranquilla, sono a un punto in cui non mi pesa più.

Che consigli ti hanno dato i tuoi genitori, che hanno fatto entrambi questa esperienza prima di te?

Papà non mi ha dato consigli, mamma mi ha detto di affrontare le cose con leggerezza, con il sorriso. Mi dice di essere me stessa, ma proteggendomi, nel senso che non devo portarmi a casa qualche giudizio negativo o qualche situazione che mi potrebbe ferire. Mi dice di fare quello che mi sento, non prendermela troppo e usare il filtro della leggerezza.

È complicato avere due genitori tanto famosi?

Non ho mai pensato questo. Non ho mai avuto risentimento per la situazione da cui vengo. Sono grata ai miei genitori, però ho avuto premura di circondarmi anche di persone molto diverse da me, che mi fanno sentire, "normale", tra virgolette, questo sì. Non mi rivedo e non mi trovo troppo con altre persone nella mia situazione.

Ci sono stati momenti difficili?

A volte ho pensato: ‘cavolo in che situazione mi trovo!’. Ma non ho mai desiderato di essere un’altra persona, ho sempre pensato a come affrontare al meglio la mia vita.

Qual è l’insegnamento più importante che ti hanno dato i tuoi genitori?

E’ una domanda difficile, ci vorrebbe più tempo per pensare alla risposta. I genitori insegnano tante di quelle cose che non ne posso dire una in particolare su due piedi, perché sono state veramente tantissime.

Cosa ti ha convinto a partecipare a Ballando con le Stelle?

Milly mi ha portato qui! Però c’entra molto anche la voglia di fare nuove esperienze, imparare cose nuove, di mettermi in gioco.

In un’intervista hai detto che il tuo essere alternativa lo userai per portare un messaggio di inclusione, è così?

Quando hai a disposizione una piattaforma da cui puoi dire la tua, secondo me è sempre importante usarla per lanciare messaggi che ti stanno a cuore, per esempio per le minoranze o persone che faticano a trovarsi rappresentate in tv, come possono essere persone Lgbtq, oppure persone di gruppi etnici poco rappresentati, o disabili. Per me questa è una cosa molto importante perché io da bambina non mi sono mai vista rappresentata, e forse ne avevo bisogno.

Cosa ti crea più ansia pensando all’esperienza che ti aspetta a Ballando con le Stelle?

Forse il lato competitivo di questa situazione, perché io non sono affatto competitiva: io voglio bene a tutti, spero sempre che tutti vincano e quando gioco a Monopoli con mia madre la faccio vincere, quindi a volte mi sono chiesta: "ma questa di Ballando è una competizione, come farò?" Però, vedremo.

Non hai paura di essere giudicata?

No, quello mi succede sempre, cercherò di prendere le critiche con un sorriso.

Cosa vorresti ballare?

Io non vedo l’ora di ballare la salsa! Anche se non so quanto potrò rivelarmi portata però mi piace, l’ho detto subito al mio maestro.

Sei innamorata o sei single?

Sono innamorata e sono single.

In che senso?

L’amore lo vivo a modo mio, penso che abbia varie forme. Sono una persona poligama nel senso che non ho una relazione con una persona. Questo non vuol dire certo che frequento 300 persone insieme ovviamente, ma ho una visione mia dell’amore.

Che ricordi hai di Ballando con le Stelle da telespettatrice, quando eri davanti alla tv, magari a fare il tifo prima per mamma e poi per papà? Li hai seguiti?

Certo che li ho seguiti, ma mi ricordo che con mamma c’erano stati dei qui pro quo, mi era dispiaciuto che era andata non benissimo, ma sono tutte cose da cui posso imparare quelle loro esperienze, visto che adesso ci sono anch’io qui.

Tuo padre invece, che litiga ovunque, qui si è impegnato, e ha anche stupito molti

Si è vero, infatti non se lo aspettava nessuno.

Ma tu eri venuta qui a seguirli a bordo pista?

No, loro no, ma ci ero venuta tanti anni fa, perché c’era l’amica di una mia amica.

Quando ti ha chiamata Milly Carlucci, prima di darle una risposta, ti sei confrontata con i tuoi?

L’ho detto a mia madre, ho ascoltato il suo parere, ma poi ho scelto io. Comunque eravamo entrambe d’accordo che sarebbe stata una buona idea partecipare.

Progetti futuri dopo Ballando con le Stelle?

Sto scrivendo una sceneggiatura, ho un album che sta per uscire, ho tanti progetti.

Quindi stai seguendo le orme di famiglia?

Sì, beh spesso lo fanno anche i figli degli avvocati, è normale appassionarsi a qualcosa che hai respirato fin da piccolo.

Ma i tuoi ti aiutano, ti danno consigli?

No, io faccio cose molto diverse da quelle che fanno loro, per esempio la musica: a loro la techno, il mio genere, fa venire il mal di testa. Però condividiamo delle bellissime conversazioni sull’arte.

Ma tu sei una loro fan?

Assolutamente! La numero uno.


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