Accordo pluriennale tra Rai e Sky: l’app RaiPlay arriva su Sky Q

Già da oggi tutti i contenuti della piattaforma streaming saranno disponibili sul dispositivo, aggiungendosi a Disney+, Netflix, Prime Video, Apple+ e DAZN

RaiPlay - Sky Q
Fonte: Ufficio Stampa Sky

Rai e Sky trovano l’intesa e siglano un contratto pluriennale che porterà – già a partire da oggi giovedì 11 agosto – l’app di RaiPlay su Sky Q. Gli abbonati al servizio potranno così accedere direttamente alla piattaforma streaming e tutti i suoi contenuti direttamente dal dispositivo sia via satellite che via internet attraverso la sezione App o dalla home page di Sky Q.

Sky continua (e forse corona) così la sua "caccia" per assicurarsi tutte le principali piattaforme nella propria offerta: Sky Q offre infatti le applicazioni Netflix, Amazon Prime Video, Apple+, Mediaset Play, Disney+ dal 2021 e Discovery+ da fine aprile, oltre al recente accordo stretto con DAZN per le partite del campionato di Serie A 2022/23. Con l’app gratuita di RaiPlay si arricchisce così ulteriormente il pacchetto digitale, destinato ad arginare il calo dei contenuti prettamente televisivi.

Gli abbonati a Sky potranno accedere a RaiPlay sia via satellite che via internet, direttamente dalla sezione App, attraverso il controllo vocale o dalla home page di Sky Q. Nessun cambio di rotta ovviamente per RaiPlay, che continuerà a essere gratuita per tutti.

Grande soddisfazione ovviamente da entrambe le parti, con Andrea Duilio, Amministratore Delegato di Sky Italia che ha così commentato l’accordo:

"Sono molto soddisfatto di questo rapporto di collaborazione con un partner di eccellenza come Rai. Il ricchissimo catalogo di contenuti on demand e in streaming di Rai sarà così facilmente accessibile ai nostri abbonati Sky Q, e questo rafforza inoltre la nostra strategia di aggregazione dei migliori contenuti."

Anche Carlo Fuortes, Amministratore Delegato di Rai Spa, ha dichiarato:

"Questo accordo ribadisce il pieno impegno della Rai ad attuare il Contratto di Servizio, garantendo l’universalità del servizio pubblico attraverso l’accessibilità della propria offerta sulle diverse piattaforme distributive televisive, in linea con l’evoluzione del mercato e con l’innovazione tecnologica".


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