Verissimo, Stash: “Ho sofferto di attacchi di panico, Giulia è il miracolo che mi ha salvato”

Ospite di Silvia Toffanin, il leader dei The Kolors racconta i momenti difficili e come la sua vita è cambiata grazie all’incontro con la moglie

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Tra gli ospiti della puntata di Verissimo di domenica 17 marzo c’è Stash. Il frontman dei The Kolors si è raccontato in una lunga intervista a Silvia Toffanin, partendo dalla soddisfazione per il successo dell’ultima canzone, Un ragazzo, una ragazza: "E’ un brano che sta entrando sempre di più nella vita delle persone, la cantano i ragazzi, i bambini ed è questo il gol più bello per un artista".

La conduttrice lo riporta però al passato, ai momenti più difficili prima del grande successo, il cantante racconta: "Ora sto vivendo un momento molto bello dal punto di vista emotivo. Io penso che un successo in generale, non soltanto nel campo della musica, ma in qualsiasi mestiere, è il riassunto di tanti fallimenti che ti fanno vivere lo sconforto più totale, ti fanno sentire perso ma, secondo la mia esperienza, è proprio nei momenti di down che capisci chi realmente sei. E’ lì che arriva lo switch, perché non avendo più nulla da perdere ci metti la genuinità ed è quello che è successo al nostro percorso. Solo quando sei sincero alla fine poi arrivi alla gente".

Una lezione comunque dura, visto che Stash svela di aver addirittura sofferto di attacchi di panico: "Dal punto di vista professionale, per me la band è sempre stata un grande vantaggio perché i momenti brutti li abbiamo vissuti sempre insieme, da solo è più difficile. Dal punto di vista umano mi sono sentito tanto solo, ho vissuto un momento in cui non vedevo nel futuro qualcosa di bello, ho anche sofferto di attacchi di panico quando mi sono trasferito a Milano per fare l’università e i miei amici stavano all’Accademia a Napoli. Io da solo sono venuto a Brera ed era un mondo diametralmente opposto. Ma lì forse è stato il momento in cui mi sono responsabilizzato di più, per tornare a quello che dicevamo: quando sei giù è un momento che ti forma".

Poi, l’incontro che gli ha cambiato la vita, quello con la moglie Giulia Belmonte, racconta infatti Stash a Silvia Toffanin: "Poi a un certo punto è arrivata Giulia nella mia vita e io la paragono spesso a un miracolo. Mi ha allargato la visuale sulla vita. E senza programmare sono arrivate cose bellissime, come le nostre due bambine. Questa cosa per me è stato il vero switch della mia vita".

Stash si descrive come un papà complice ma anche capace di porre dei limiti quando serve: "Le mie figlie mi hanno dato la quarta dimensione, qualcosa di gigante. Non so che papà sono, a volte sono come loro, altre volte c’è da dire dei no ed è una cosa tosta da fare, però sono quei no che innescano il meccanismo del talento secondo me, perché se non hai tutto e subito puoi sviluppare quel meccanismo per cui tu devi trovare una soluzione per conquistare il tuo obiettivo".


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