"Spot in favore del gender": FdI contro Rosa Chemical a Sanremo

La deputata di Fratelli d'Italia Maddalena Morgante si è lanciata in una lunga invettiva contro il brano Made in Italy: "Proteggiamo i nostri bambini".

Rosa Chemical
Fonte: Screenshot

Nelle ultime ore sta impazzando la polemica intorno all’intervento di Maddalena Morgante, deputata di Fratelli d’Italia, che a Montecitorio si è lanciata in un’invettiva contro la presenza di Rosa Chemical a Sanremo 2023. Ma qual è, secondo la deputata? Ricostruiamo quanto accaduto.

Fratelli d’Italia contro Rosa Chemical

Oggetto della polemica di Morgante è Made in Italy, la canzone che il rapper Rosa Chemical porterà sul palco dell’Ariston da qui a pochi giorni. Un brano definito "inaccettabile" dalla deputata di FdI, in quanto considerato "l’ennesimo spot in favore del gender e della sessualità fluida". Nel suo discorso, Morgante ha esordito così: "Desta sconcerto la notizia che Manuel Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, in gara alla prossima edizione del Festival di Sanremo, porterà, come da lui stesso affermato – e chiedo scusa finora dei termini che utilizzerò – il sesso l’amore poligamo e il porno su Only Fans". Per poi proseguire con una lunga invettiva contro il cantante e il suo brano: "La rivoluzione fluida era iniziata da tempo al teatro Ariston. Ma trasformare un appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini, emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre, è del tutto inopportuno".

Non contenta, Maddalena Morgante ha chiesto che Rosa Chemical venga estromesso dal Festival di Sanremo, al fine di "proteggere i nostri bambini". Ma da cosa, esattamente? "Il Festival rischia di diventare l’ennesimo spot del gender e della sessualità fluida, temi sensibilissimi e che da sempre Fratelli d’Italia contrasta. È inaccettabile che tutto questo possa avvenire non solo nella tv di Stato, che troppo spesso dimentica il suo ruolo di pubblico servizio, e non soltanto con i soldi dei contribuenti, ma soprattutto di fronte ai tantissimi bambini che guarderanno la televisione per una serata in famiglia. Il Festival, soprattutto negli ultimi anni, si è trasformato in un vero condensato della peggior ideologia, che mina l’identità dell’uomo e della donna, e che porta alla dissacrazione, in modo del tutto irrispettoso, dei simboli più importanti della religione". Il discorso della deputata ha immediatamente scatenato la polemica: è possibile che, nel 2023, si debba ancora assistere a discorsi come questo?

La canzone di Rosa Chemical

Non si può mettere in dubbio che Made in Italy, il brano di Rosa Chemical, contenga frasi piuttosto esplicite. "Ti piace che sono perverso, e non mi giudichi se metterò il rossetto in ufficio lunedì", dice per esempio il ritornello. O ancora: Da due passiamo a tre, più siamo e meglio è. Ci dicono di no, e adesso ci lasciate fare il sesso, l’amore, il sogno, la storia. Sono un brano cristiano ma non sono cristiano". Non è però certo la prima volta che un artista porta sul palco di Sanremo brani provocatori, espliciti, polemici. Anzi, da sempre il Festival è portavoce di messaggi importanti. E, forse, la politica – in un momento storico come questo – dovrebbe avere altre priorità.


Potrebbe interessarti anche