Raoul Bova, ora Rai e Mediaset se lo contendono: la strategia dopo lo scandalo gossip

L’attore finisce nel ciclone del gossip, ma intanto la tv generalista lo manda in onda di continuo: coincidenza o scelta mirata delle reti?

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Da giorni non si parla d’altro. Il suo nome è ovunque: nei titoli dei giornali, nei meme, nei gruppi WhatsApp… E anche in TV. Ma mentre il gossip continua a montare, Raoul Bova resta impassibile. Non rilascia interviste, non risponde pubblicamente, non prova a difendersi davanti alle telecamere. Eppure, proprio adesso, la sua presenza sul piccolo schermo che l’ha un tempo consacrato, è diventata quasi ossessiva. Un film dopo l’altro, come se i palinsesti di Rai e Mediaset si stessero adattando per garantire un po’ della sua presenza.

Raoul Bova, il mancato veto Rai e la programmazione che parla da sola

Per un momento si era diffusa la voce che la Rai potesse prendere le distanze. Che, almeno per un po’, il volto di Bova sarebbe stato messo in pausa. Qualcuno ha parlato perfino di una sorta di black-out temporaneo, in attesa che la tempesta passasse. Ma basta guardare cosa è andato in onda negli ultimi giorni per capire che le cose sono andate in tutt’altra direzione. Prima Immaturi, poi Scusate se esisto su Rai 1. Entrambi trasmessi in prima serata, senza alcuna esitazione. Anzi, con un rilancio piuttosto evidente.

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Mediaset non si fa attendere: arriva il trailer di Buongiorno mamma 3

Nemmeno Mediaset si è fatta trovare impreparata. Proprio mentre lo scandalo raggiungeva il suo picco, e i social si scatenavano, ecco comparire online il trailer ufficiale di Buongiorno mamma 3. Tempismo perfetto? Forse sì, forse no. Fatto sta che l’effetto è stato quello di tenere i riflettori puntati ancora di più sull’attore. Con il suo sorriso in primo piano, la musica strappacuore in sottofondo, e tutto quel che serve per catturare l’attenzione del pubblico generalista.

Una presenza massiccia, ma non voluta dal diretto interessato

Chi pensa che dietro ci sia un desiderio di Bova di apparire però si sbaglia, sopratutto considerando che l’attore non ha rilasciato alcuna intervista, nessuna comparsa pubblica, nessun tentativo di cavalcare l’onda. È tutto frutto delle scelte, o coincidenze, dei palinsesti. Sono le reti che hanno deciso di non voltargli le spalle, o forse di usare la sua immagine, probabilmente consapevoli che oggi il suo volto in tv crea curiosità, commenti, dibattiti. E porta ascolti. Alla fine, la logica è semplice: se se ne parla, funziona. Anche se nel frattempo la sua vita privata è diventata una telenovela nazionale. Anche se i suoi legali denunciano violazioni della privacy e tentata estorsione. Anche se l’opinione pubblica è divisa. Il volto di Raoul Bova oggi è ovunque, e continuerà a esserlo ancora per un po’, o almeno finché il pubblico non si stancherà di sentir parlare di lui.


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