Raoul Bova, la sua legale ed ex suocera querela Fabrizio Corona: "Mi ha insultata, quell'audio è falso"

Nel polverone mediatico che ha travolto Raoul Bova, spunta anche l’avvocata: accusato Corona di aver manipolato un audio per danneggiarla.

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Il caso Bova non smette di allargarsi. Dopo settimane di voci, rivelazioni, presunti ricatti e file audio fatti circolare online, entra ufficialmente in campo Annamaria Bernardini De Pace. L’avvocata ed ex suocera dell’attore ha deciso di denunciare Fabrizio Corona per diffamazione. Il motivo? Un audio pubblicato sui social dell’ex paparazzo, che lei sostiene sia falso e montato ad arte.

Annamaria Bernardini De Pace: la voce che non è la sua

Il punto di rottura è stato proprio quel file audio diffuso da Corona, in cui si sente una voce femminile parlare con lui della relazione tra Raoul Bova e Martina Ceretti. L’ex re dei paparazzi non solo fa ascoltare il file, ma lo accompagna anche con una foto della legale, come a voler sottolineare che sia lei la persona all’altro capo del telefono. Ma Bernardini De Pace non ci sta: dice di non aver mai avuto quella conversazione e, soprattutto, accusa Corona di aver modificato l’audio per metterla in cattiva luce.

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Secondo una prima analisi tecnica, il file presenterebbe "diversi tagli, suoni distorti e frasi montate", elementi che fanno pensare a un contenuto manipolato. Da qui la decisione di sporgere querela, in cui si parla esplicitamente di "invettiva gratuita, diffamatoria e volta a screditare l’immagine professionale della querelante".

L’attacco diretto di Fabrizio Corona

Ma l’audio non è stato l’unico affondo. Corona aveva già attaccato duramente l’avvocata attraverso le sue storie social, accusandola di "Manovrare la procura di Roma e i giornali più influenti per proteggere Bova". E poi l’affondo più velenoso: "Giusto il giudice di Forum può fare oggi. Un programma finto come lei". Frasi che, secondo Bernardini De Pace, travalicano la libertà di critica e sfociano in un chiaro attacco personale. Dietro a questo sfogo ci sarebbe, sempre secondo la legale, una motivazione precisa: l’esposto che lei stessa ha presentato al Garante della Privacy per conto di Bova, chiedendo la rimozione immediata da ogni piattaforma degli audio e messaggi dell’attore pubblicati da Corona.

Caso Bova: un fronte legale che si allarga

E non finisce qui. Perché la querela di Bernardini De Pace potrebbe essere solo il primo passo. Anche Raoul Bova, che nel frattempo ha evitato commenti pubblici, sembra intenzionato ad agire per vie legali. Intanto, la procura di Roma prosegue le indagini sul presunto tentativo di estorsione e sull’origine di quei contenuti diffusi in rete. Sono stati sequestrati i telefoni di Corona, Ceretti e Federico Monzino, nel tentativo di capire se ci siano responsabilità penali dietro questa vicenda che, giorno dopo giorno, assume contorni sempre più intricati.

Il contrattacco dell’avvocata

Quello che Bernardini De Pace contesta non è solo il contenuto dell’audio, ma l’intera operazione mediatica messa in atto per screditarla. Nella denuncia si legge che il suo nome sarebbe stato usato per creare un pretesto, sfruttando il clamore attorno alla vicenda per lanciare un attacco personale. Il tutto, dice, con frasi tagliate, voci sovrapposte e insinuazioni infondate. Una cosa è certa: la battaglia, finora combattuta a colpi di post e audio su Instagram, ora si sposta in tribunale. E non sarà semplice uscirne senza ferite.


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