Nicoletta Romanoff commuove Caterina Balivo, la tragedia del fratello e il miracolo della figlia: “La fede mi ha aiutata”

Ospite a La Volta Buona su Rai 1, l’attrice ha raccontato il suo ‘percorso di fede’: il grave lutto a 18 anni, l’impegno da mamma giovanissima e la rinascita

Pietro Guerrini

Pietro Guerrini

Content editor

Laurea in Lettere, smania di viaggi e passione per i cartoni (della pizza e della Pixar).

Nicoletta Romanoff si racconta a cuore aperto a Caterina Balivo. Nella puntata di oggi mercoledì 4 giugno 2025, infatti, l’attrice è stato ospite a La Volta Buona e ha parlato del suo nuovo libro nel salotto del daytime pomeridiano di Rai 1. La chiacchierata con la conduttrice (e grande amica) è stata un’occasione per ripercorrere alcune tappe fondamentali della sua vita privata, segnata indelebilmente dalla fede. Scopriamo cosa ha detto e tutti i dettagli.

La Volta Buona, Nicoletta Romanoff racconta la morte del fratello

Nella puntata di oggi mercoledì 4 giugno 2025 a La Volta Buona Caterina Balivo ha accolto tra gli ospiti del suo salotto del daytime del pomeriggio di Rai 1 Nicoletta Romanoff. L’attrice classe 1979 ha infatti presentato il suo nuovo libro Come il tralcio alla vite e ha ripercorso insieme alla conduttrice e amica alcuni momenti determinanti della sua storia. "È stato difficile scrivere questo libro (…) Avevo appena finito di scrivere un copione per un film sull’attentato a Giovanni Paolo II avvenuto il 13 maggio del 1981. Nella data del 13 maggio ricorre anche l’anniversario dell’apparizione della Madonna a Fatima avvenuto nel 1917 e proprio il 13 maggio la casa editrice mi ha contattato per scrivere un libro sul mio percorso di fede, non ho potuto non scorgere una ‘dioincidenza’".

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Come raccontato nel libro, l’adolescenza di Nicoletta sarà segnata da un gravissimo lutto che la ‘renderà’ figlia unica. Come il tralcio alla vite parte infatti dal giorno della preparazione al 18esimo compleanno, il debutto in società con 300 invitati da tutta Europa. Una festa che, tuttavia, non ci sarà mai: "Una mattina di maggio siamo andati a un funerale, mio fratello decise di non venire e nel momento dell’eucaristia sentimmo un urlo e capimmo che era l’urlo di mia madre. Era successa una tragedia a casa. Mio fratello aveva deciso di raggiungere Dio in cielo".

"La fede mi ha aiutata" ha spiegato Nicoletta: "Per me era un lusso piangere, ho dovuto aiutare tutti (…) Ho pianto dopo tanti anni. Oggi posso dire che la forza me l’ha data Dio, ma all’epoca non era ancora molto chiaro". Poi il ricordo del fratello: "Non c’è nulla di più devastante di una perdita del genere (…) Era un ragazzo bellissimo, quando camminavamo per strada a Londra lo fermavano tutti i talent scout, era molto particolare (…) era il mio scudo e lo è ancora, semplicemente ha cambiato luogo dal quale esserlo". Pochi giorni dopo, compiuti 18 anni, ci fu il funerale: "Abbiamo avuto sfortuna e non trovavamo una chiesa dove fare il funerale. Ma nella tragedia è successa una cosa bella. Si è tenuto sul prato della nostra scuola, con tutti i ragazzi, sotto il cielo di Roma".

La famiglia, l’intesa con Muccino e i figli

Nel corso della sua ospitata a La Volta Buona da Caterina Balivo Nicoletta Romanoff ha raccontato anche degli esordi, arrivati in una situazione tutt’altro che semplice. A Parigi aveva infatti conosciuto il suo primo amore e, giovanissima, era diventata mamma di due figli mettendo su famiglia. Questo non la fermò però nella carriera, che decollò quando diventò la ‘musa’ di Gabriele Muccino. "Mi sentivo assolutamente fuori ruolo, dissi che ero una studentessa con la passione per il teatro, il resto venne omesso" ha spiegato Nicoletta ricordando il loro primo incontro, ammettendo invece sui figli: "Ero impreparata".

Oggi i figli sono quattro grazie all’arrivo di Anna, definita un ‘miracolo’ dopo il matrimonio col marito Federico e le nozze a Bolgheri nel novembre del 2019, arrivate dopo una grande sorpresa: "Quando ho tolto la benda e ho visto la mia famiglia e tutti i miei amici sono scoppiata in lacrime, gli chiesi ‘cosa posso fare per farmi perdonare?’ e lui mi disse ‘Sposami’ (…) Dopo la nascita dei figli è stato il giorno più bello".


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