Addio a Letizia Battaglia: su Rai 1 una fiction dedicata a lei

È morta a 87 la fotografa famosa per aver raccontato le guerre di mafia degli Anni '70, e non solo. Il 16 e il 23 maggio va in onda una miniserie sulla sua vita

Letizia Battaglia
Fonte: IPA

È morta all’età di 87 anni Letizia Battaglia, la fotografa che, dietro la sua macchina fotografica, è stata narratrice dei più drammatici fatti di cronaca legata alla mafia. Sono suoi i più famosi scatti degli arresti dei boss di Palermo, degli attentati, degli episodi più noti della storia italiana. Si è spenta nella notte tra il 13 e il 14 aprile 2022, e Rai 1 ha deciso di mandare in onda una fiction a lei dedicata nel mese di maggio.

La serie tv su Letizia Battaglia

Una miniserie, composta da due puntate, che racconta la straordinaria carriera di Letizia Battaglia. I suoi esordi, alla fine degli Anni ’60, al giornale palermitano L’Ora, i suoi ritratti delle guerre di mafia, gli scatti in cui immortalava la sua Palermo, con i suoi quartieri e i suoi abitanti. Ma anche, e soprattutto, la continua lotta della fotografa per il riscatto delle donne. Tutto questo, e molto altro, è raccontato nella fiction che la Rai aveva già in serbo e che, all’indomani della sua morte, è stata messa in programma per il 16 e il 23 maggio. Protagonista della serie l’attrice palermitana Isabella Ragonese.

Una carriera straordinaria

Una fiction, quella dedicata a Letizia Battaglia, creata per rendere omaggio ad una delle donne più influenti degli ultimi decenni della storia italiana, che è riuscita nella difficile impresa di raccontare un periodo storico in cui la criminalità organizzata era all’apice della violenza. La fotografa ha ritratto i boss più importanti di Cosa Nostra, ma anche giudici come Giovanni Falcone e momenti impressi nella memoria del nostro Paese, come quello in cui Sergio Mattarella tentava di soccorrere il fratello Piersanti, ucciso in un attentato mafioso.

Quella di Letizia Battaglia è stata una vita piena, sempre in movimento, e lo è stata fino alla fine: soltanto una settimana prima della sua scomparsa, ha partecipato ad un workshop di fotografia. Così la ricorda una delle sue figlie, Patrizia Stagnitta: "È stata lucida e attiva fino alla fine. Mia madre non si fermava mai. Malgrado le sofferenze della malattia e le difficoltà di movimento continuava ad avere tanti contatti, a partecipare a incontri anche all’estero e ad affrontare perfino lunghi viaggi. Proprio la settimana scorsa era andata a Orvieto per partecipare a un workshop. La grande voglia di vivere non le era mai passata".


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