Le Iene: le lacrime di Rocco Siffredi (“Sono un cog***ne"), Guendalina Tavassi spiazza col doping estetico

I servizi migliori, e quelli più discussi, della puntata di martedì 26 marzo dello show di Italia Uno. Il re del porno si chiarisce con la giornalista che l'accusava di molestie.

Valentina Di Nino

Valentina Di Nino

Giornalista

Romana, laurea in Scienze Politiche, giornalista per caso. Ho scritto per quotidiani, settimanali, siti e agenzie, prevalentemente di cronaca e spettacoli.

Anche nella puntata di martedì 26 marzo de Le Iene show molti sono stati i servizi interessanti, con approfondimenti che hanno affrontato argomenti di attualità o storie umane che meritano l’attenzione mediatica. Ecco i servizi con le storie più interessanti, ma anche più discutibili andati in onda in prima serata nel programma presentato da Veronica Gentili e Max Angioni.

Lei Iene puntata del 26 marzo: il doping estetico e l’angelo dei vecchietti

Bellissimo e vero specchio dei tempi il servizio di Veronica Ruggieri sul doping estetico. L’inviata de Le Iene ha proposto un approfondimento sulle sostanze nate a scopo medico, che vegnono però largamente usate per motivi diversi, per esempio per dimagrire o comunque per migliorare il proprio aspetto. Fino qua, niente di nuovo, perché purtroppo questo tema è ormai di grande attualità e abbiamo già visto molti servizi di questo tipo in tv. Ma l’approccio di questo lavoro è interessante perché allarga lo sguardo e va dritto al punto, anche attraverso le testimonianze, per certi versi terrificanti, di quattro esperti di uso e abuso di sostanze a fini estetici: Guendalina Tavassi, Angelo Sanzio (meglio noto come il Ken italiano), Giacomo Urtis e Fabrizio Corona. Gli intervistati parlano di trattamenti di medicina estetica di cui fanno regolarmente uso, di filler, di botox, di blefaro, ma anche di sostanze come l’ormone Gh che mette in evidenza muscoli, asciuga, rende meravigliosi i capelli ma, essendo un ormone della crescita, potenzia tutto quello che c’è in un organismo, tumori compresi. Poi lassativi, diuretici, termogenici e molto altro. Tutti i "testimoni" raccontano di una vera e propria dipendenza che affonda le sue radici sì nella società dell’immagine che, soprattutto in certi ambienti, impone di essere sempre fisicamente piacevoli per poter lavorare, in una lotta impossibile da vincere contro la natura e il tempo che passa, ma anche in problematiche personali. Guendalina Tavassi racconta un rapporto veramente problematico con lo specchio "non riesco a guardarmi allo specchio, mi guardo solo tramite filtri della fotocamera del cellulare". Poi aggiunge: "Ho provato un farmaco per diabetici, mi facevo delle punture e non avevo più fame. L’ho fatta due anni e mezzo fa, dovevo andare a L’Isola dei Famosi e non volevo farmi vedere così. Ho provato anche l’efedrina e l’anfetamina per dimagrire. Un secondo ridevo e un secondo dopo ero arrabbiatissima. Poi piangevo, poi tornavo a ridere. Avevo il cuore a mille, non riuscivo a dormire, non riuscivo a mangiare. Ero impazzita". Il Ken Umano, invece, guardando una foto di lui ragazzo, pre-interventi, scoppia a piangere e racconta: "Ho subito violenze, volevo distaccarmi, essere altro. E’ stato un po’ uccidere una persona per dare vita a un’altra". Tra pressioni sociali e disagi individuali quindi, c’è molto dietro una nuova dipendenza che ha come diretta conseguenza grandi rischi per la salute.

Nina Palmieri invece ha fatto conoscere al pubblico de Le Iene la nobile figura di Georgi, ex detenuto che si è ritrovato a lavorare da tuttofare in una residenza per anziani che è in realtà un inferno in terra e ha deciso di denunciare le condizioni in cui queste persone inerme vengono costrette a vivere, pur rischiando, per questo, di tornare in prigione. Georgi, dentro quella rsa, pur non avendo le competenze, si occupava di tutte le esigenze, per quel che poteva, degli anziani ospiti, come aiutarli a pulirsi, e a pulire gli alloggi, accudirli, accompagnarli, nutrirli e, soprattutto, far sentire loro quel minimo di umanità in un contesto che era quello di un vero e proprio lager che i proprietari gestivano in modo disumano, anche contando sul fatto che quasi tutti gli ospiti erano affetti da patologie neurologiche e, dopo poco, non ricordavano ciò che subivano. Dopo la denuncia di Georgi, i carabinieri hanno chiuso la struttura, lui ora cerca lavoro, ma soprattutto vuole assicurarsi che i "suoi" vecchietti siano trasferiti in un posto migliore.

Flop, le lacrime di Rocco Siffredi dopo le offese sessiste: "Sono un co*one!"

Roberta Rei fa luce sullo scontro, che ha tenuto banco sui media negli ultimi giorni, tra Rocco Siffredi e la giornalista Alisa Toaff, che lo ha denunciato per insulti sessisti ricevuti via chat, dopo aver letto la trascrizione, non gradita, della sua intervista. Il servizio finisce con i due seduti a un tavolo di un bar e il pornoattore che scoppia in lacrime e fugge in bagno perché, testuale: "Ho fatto male a due donne perché anche mia moglie è stata male, perché sono un co*one!" Un crollo di nervi arrivato a chiarimento avvenuto, e spia di un disagio che lo stesso Siffredi riconosce apertamente: "Scusate se ho dei problemi non mi va di curarmi, non mi va di prendere antidepressivi perché penso di essere più forte". Prima di arrivare all’incontro pacificatore, l’inviata de Le Iene ricostruisce nel dettaglio la vicenda, dal primo contatto tra la giornalista e Siffredi, improntato alla reciproca simpatia, alla difficoltà di ottenere l’intervista con il porno attore che, per incontrare la Toaff, arriva a scavalcare Netflix e poi, prima fa i complimenti alla giornalista e poi, letta la trascrizione della loro chiacchierata, si infuria, e scattano le offese sessiste via whatsapp: "Quando una donna sta così è perché gli manca il c*zzo", lei risponde "Se prosegui con gli insulti sarò costretta a querelarti". A fronte della registrazione dell’intervista, viene fuori che la trascrizione della giornalista è stata in realtà fedele, (addirittura pure il titolo è puntato su un passaggio della conversazione suggerito dallo stesso Siffredi), a parte il passaggio in cui esprime le proprie personali opinioni sulla serie e sull’interpretazione di Alessandro Borghi che, secondo quanto riporta Roberta Rei, viene bloccata "dall’alto", e quindi viene omesso. Si continua a ricostruire la vicenda fino ai messaggi oggetto della denuncia. A questo punto l’inviata de Le Iene incontra Siffredi, e la prima cosa che mette in chiaro è che quegli insulti che ha rivolto alla giornalista sono sessisti. Lui dice di essersi sentito tradito e giustifica quelle offese con lo stress.

"Ero sotto stress da due mesi, io e lei avevamo un certo feeling, perché io l’ho vista una persona radiosa, quando l’ho abbracciata, sono ancora vivo è una bella ragazza…" "Ho offeso la donna, ma non ho capito perché con quel carattere non mi ha chiamato e mandato a quel paese ma mi ha denunciato. Io ho mandato a quel paese una persona che mi ha tradito, mi ha fatto male leggere che facevo porno per sfogo, mia moglie ha pianto, è stata male, voleva sapere cosa è successo, io mi trovo nei casini semplicemente, come dice mia moglie, che sono un "co*one". A quel punto i due chiamano la giornalista e Siffredi si scusa, poi i due fissano un incontro che avviene in un bar. Lei spiega cosa l’ha fatta stare male: "Erano insulti gravi, sessisti, mi sono sentita denigrata come donna e come professionista, sono stata attaccata dagli haters e ho subito insulti antisemiti che non c’entravano niente". Lui continua a scusarsi, fino a che non dice che ciò che gli ha fatto più male è aver fatto male a due donne, sia a lei che alla moglie, per poi scoppiare a piangere, fuggire in bagno e, infine, fazzoletto alla mano, continuare a ribadire il concetto: "scusami, sono un co*one!".

Più che flop una roba veramente incredibile succede nel pezzo di Matteo Viviani, un servizio che documenta una mega truffa ai danni di diverse famiglie del napoletano da parte di un uomo che si è intestato tantissimi terreni in tre comuni diversi semplicemente dichiarando di averli avuti in usucapione, e portando a sostegno un suo testimone per poi farne donazione a una donna di cui si sono perse le tracce e che quindi ora non è raggiungibile dalle notifiche di denuncia. Dopo aver ascoltato le vittime della truffa, il notaio che ha avuto tra le mani gli atti contestati, i legali delle famiglie che hanno sporto denuncia, addirittura i figli dell’uomo, anche loro derubati dal truffatore seriale, l’inviato de Le Iene cerca di parlare con l’uomo accusato e lo intercetta in auto in strada. Approfittando di un semaforo rosso, Viviani si avvicina e l’uomo chiama i carabinieri i quali, incredibilmente, lo "proteggono" dall’intervista, scortandolo nel traffico e permettendogli di fuggire dalle domande.

Flop anche per la cantante spagnola che ha palesemente copiato un pezzo di Madame e che, davanti all’evidenza, mentre l’inviato de Le Iene le fa ascoltare il suo pezzo e quello della cantante italiana, alternandoli ed evidenziando che sono pezzi identici, lei nega tanto tanto tanto tanto tanto, complimenti per la faccia di bronzo!


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