Piersilvio Berlusconi condanna Le Iene: "Non deve più succedere"

Durante una conferenza stampa, l'amministratore delegato ha fermamente condannato il modo in cui il programma di Italia 1 ha trattato il caso Roberto Zaccaria

Le Iene
Fonte: Screenshot

Negli ultimi giorni Le Iene sono il programma più discusso della televisione italiana. A scatenare una vera e propria bufera è stato il caso di Roberto Zaccaria, il 64enne che si è tolto la vita dopo essere stato protagonista di un servizio della trasmissione di Italia 1, da quel momento accusata di istigazione al suicidio. Dopo che gli stessi conduttori Belén Rodriguez e Teo Mammuccari e l’autore del servizio Matteo Viviani hanno parlato dell’accaduto durante l’ultima puntata, oggi a tornare sull’argomento è stato Piersilvio Berlusconi.

Le Iene, il commento di Piersilvio Berlusconi

Nella giornata di oggi, infatti, si è tenuta una conferenza stampa per parlare dell’andamento degli ascolti e dei risultati ottenuti finora dai programmi Mediaset. In questa occasione, l’amministratore delegato ha voluto parlare del drammatico episodio: "È una vicenda che tocca la mia sensibilità: noi facciamo una tv che si occupa di tutti i temi, anche di cronaca, e nel farlo capita di andare oltre ciò che è editorialmente giusto. Penso che dovremo alzare il livello di attenzione e sensibilità ulteriormente. Non deve più succeder", ha commentato Berlusconi. La sua, quindi, è una ferma condanna nei confronti de Le Iene, che (troppo) spesso rischiano di superare il confine che separa il mero giornalismo dall’accanimento mediatico.

Durante la conferenza stampa, poi, una domanda diretta: "Il giornalista che insegue per strada sarà evitato?". Al che, l’AD ha ribadito di non aver gradito il modo in cui il caso Zaccaria è stato trattato: "Non voglio entrare nello specifico e penso che dire basta a un certo tipo di giornalismo sarebbe come tornare indietro invece che andare avanti. Ma il punto è come viene fatto: servono attenzione e sensibilità, non è facile. Le Iene è un programma fatto da signori professionisti, Davide Parenti è bravo. Ripeto, è una questione di sensibilità personale e da editore dico che quella cosa lì non mi è piaciuta. Capita, ma bisogna tenere alto il livello di guardia".


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