Kate Middleton, il piano per portarla a Wimbledon e la priorità condivisa da Re Carlo e William

La Principessa potrebbe non partecipare al torneo a causa della sua salute: la priorità resta infatti la sua ripresa, senza pressioni né forzature.

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

L’assenza di Kate Middleton al Royal Ascot non è passata inosservata. Era attesa, come ogni anno, accanto al Principe William, ma all’ultimo momento ha rinunciato. Un’assenza che ha alimentato interrogativi sulla sua possibile presenza a Wimbledon 2025, torneo che inizierà il 30 giugno. E ora la domanda è inevitabile: ci sarà oppure no?

Kate Middleton a Wimbledon: la salute prima di tutto

A oggi, la risposta circa la sua partecipazione è incerta. Gli insider vicini alla famiglia reale parlano di farmaci ancora molto pesanti, giornate da affrontare con estrema cautela. "In questo momento stiamo vivendo un’ondata di calore che rende Londra più calda dei Caraibi. Immagino che Kate stia risentendo degli effetti di questa situazione, poiché sta ancora assumendo farmaci aggressivi, i suoi dottori potrebbero averle detto di stare molto attenta, ha spiegato l’esperto Pelham Turner. La priorità, per tutti, resta una: la salute di Kate Middleton. Nessuno forzerà la mano per avere la sua presenza al torneo. E questo vale sia per la famiglia reale sia per l’All England Club. Debbie Jevans, presidente del club, ha dichiarato: "Speriamo che la Principessa del Galles possa presentare i trofei in qualità di patrona del Club, ma la sua salute e la sua guarigione sono la priorità". Allo stesso modo si ritiene che ne Re Carlo, ne il Principe William, si azzarderebbero mai a far fare alla Principessa qualcosa che non potrebbe essere in grado di gestire con serenità. Insomma, se ci sarà, sarà perché potrà farlo. Altrimenti no. E va bene così. Anche Ingrid Seward, direttrice di Majesty Magazine, è stata molto chiara: "Kate potrebbe anche esserci, ma solo se se la sentirà davvero. Non deve dimostrare nulla a nessuno. La sua priorità è la salute e oggi ha imparato a dire ‘no’ quando serve".

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Un legame speciale con Wimbledon

Kate Middleton è legata a Wimbledon da una passione sincera. Ama il tennis, ha praticato sport per anni, e il suo ruolo di patrona del torneo è qualcosa che sente profondamente. L’anno scorso, pur tra mille difficoltà, riuscì a premiare la vincitrice del torneo femminile. Un gesto che commosse e lasciò il segno. Quest’anno, la sua presenza sarebbe ancora più significativa, ma nessuno si aspetta miracoli. Nemmeno i fan. La sua apparizione al Trooping the Colour e al Garter Day Service è stata incoraggiante, ma non rappresenta un ritorno definitivo alla piena operatività pubblica. Tutto dipenderà da come si sentirà, giorno per giorno. In questo momento, Kate sta scegliendo con attenzione dove essere. Non vuole deludere, ma nemmeno rischiare.

Nell’attesa di una decisione

Quel che è certo è che il torneo è alle porte. Se Kate Middleton deciderà di esserci, lo farà certamente con la sua solita grazia e bontà. Altrimenti, anche da lontano, continuerà ad avere il sostegno di milioni di persone, che hanno imparato ad apprezzarla non solo come membro della famiglia reale, ma come persona di cuore. A prescindere da come andrà, non sarà una sconfitta. Sarà solo un altro passo del suo percorso di guarigione.


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