3 motivi per rivedere Il diario di Bridget Jones, stasera su La5

La commedia romantica con Renée Zellweger, un vero cult degli Anni Duemila, torna in prima serata: ecco perché guardarlo per l'ennesima volta è un'ottima idea

Il diario di Bridget Jones
Fonte: IPA

Nella prima serata del 22 aprile, La5 propone Il diario di Bridget Jones, la commedia romantica con Renée Zellweger diventata ormai un vero e proprio cult degli Anni Duemila. Una pellicola che, nonostante i vent’anni trascorsi dalla sua uscita, continua a tenere incollati allo schermo migliaia di spettatori, che sembrano non essere mai stanchi di guardarlo e riguardarlo. Ecco allora tre motivi per cui (ri)vedere il film è sempre un’ottima idea.

1. Bridget Jones è l’anti-eroina per eccellenza

Il diario di Bridget Jones di distingue dalle più classiche commedie romantiche soprattutto per la sua protagonista. Bridget (Renée Zellweger) ha 30 anni, è insoddisfatta della sua vita, beve e fuma, ha un brutto rapporto con il suo corpo e il suo peso. Al contrario di molte eroine dei film romantici, sempre impeccabili e senza difetti, è poco aggraziata, fa sempre figuracce, è sbadata. Insomma, non è perfetta. E quale miglior personaggio, se non Bridget Jones, per permettere a milioni di donne di identificarsi con lei: una persona normale.

2. La storia d’amore

Bridget è innamorata del suo capo, Daniel Cleaver, un donnaiolo incallito. Ad una festa, però, conosce Mark Darcy, un affascinante e misterioso avvocato che le fa perdere la testa. La ragazza, quindi deve fare una scelta. Aggiungiamo il fatto che i due uomini sono interpretati, rispettivamente, da Hugh Grant e Colin Firth, tra i divi più amati di Hollywood, e che la storia è ispirata a Orgoglio e Pregiudizio. Nella serie tv del 1995 tratta dal romanzo di Jane Austen, è lo stesso Firth a interpretare l’affascinante Fitzwilliam Darcy: non è un caso che il suo personaggio ne Il diario di Bridget Jones porti lo stesso cognome e abbia con Bridget lo stesso rapporto di amore e odio.

3. È un film sempre attuale

Che lo si guardi per la prima volta nel 2022, dopo ben 21 anni dalla sua uscita, non è un problema. La storia di Bridget, trentenne single poco fortunata in amore, sembra non invecchiare mai. Non importa quanto tempo sia trascorso: ogni momento è buono per godersi una commedia romantica come Il diario di Bridget Jones, e il messaggio del film arriva sempre forte e chiaro: bisogna accettarsi per ciò che si è, senza necessariamente cambiare per piacere agli altri, proprio come Bridget capisce che un uomo deve amarla così com’è.


Potrebbe interessarti anche