I dolori di Propaganda Live: dopo il caso Angelini, ora anche Soumahoro

Dopo la vicenda del chitarrista, è la volta del sindacalista, coinvolto (ma non indagato) in un’inchiesta su irregolarità nella gestione di alcune cooperative

È ancora bufera a Propaganda Live, e non solo. Dopo la vicenda dello scorso anno che vedeva coinvolto il chitarrista del programma Roberto Agelini, per aver pagato in nero una dipendente del suo ristorante, ora è la volta del sindacalista Aboubakar Soumahoro, coinvolto (ma non indagato) in un’inchiesta su mancati pagamenti e irregolarità contrattuali delle due cooperative legate a sua moglie e a sua suocera.

L’uomo, anche deputato di Verdi e Sinistra italiana, è finito quindi al centro di una bufera mediatica dopo che i pm di Latina hanno iniziato a indagare su due coop, Karibu e Consorzio Aid, in cui compaiono anche i nomi della moglie e alla suocera del politico. Soumahoro, almeno per ora non è indagato nella vicenda, motivo per cui Angelo Bonelli chiarisce che non si è mai presa in considerazione l’idea di un’espulsione dal partito: "Noi siamo garantisti e perché dovremmo espellere uno che non è neppure indagato?"

Sarà per questo che anche a Propaganda Live nessuno ha menzionato la faccenda? Ci si aspetta, però, che anche intorno alla trasmissione si sollevi un polverone, un po’ come era successo nel 2021 per Angelini. Dopo che si era scoperto il pagamento in nero nel suo ristorante e la frase in cui definiva la lavoratrice come una "dipendente cattiva", per aver spifferato la cosa, il chitarrista si era congedato da La7, salvo poi tornarci poco dopo nel più completo silenzio, cosa che fece infuriare una buona fetta del pubblico.

Gli utenti, infatti, mal avevano sopportato che in un programma che fa della denuncia dei soprusi e delle ingiustizie il suo punto forte, potesse restare un datore di lavoro poco onesto. Che succeda così anche per Soumahoro?


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