Giambruno, compagno di Meloni, e le uscite negazioniste al Tg4: la cronista lo sbugiarda

In un discorso che sembra costruito appositamente per minimizzare l'attuale situazione climatica, Andrea Giambruno viene contraddetto con i dati dall'inviata

Riccardo Greco

Riccardo Greco

Web Editor

Si avvicina all'editoria studiando all'IED come Fashion Editor. Si specializza poi in Comunicazione digitale, Giornalismo e Nuovi media presso La Sapienza, collaborando con alcune testate ed uffici stampa.

Lo sappiamo tutti, da giorni non si parla d’altro che del caldo atroce che sta investendo l’Italia e il resto d’Europa, con picchi di temperature che non si erano mai visti così alti e duraturi da quando si è cominciato a registrarle lo scorso secolo. Secondo alcune proiezioni, è probabile che in alcune zone della terra non si toccassero temperature così alte da almeno 10.000 anni. Queste notizie ovviamente preoccupano un po’ tutti. Tutti meno uno, parliamo del giornalista Andrea Giambruno, compagno del nostro attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nonché conduttore del Tg di Rete 4.

Lo scontro in diretta

Sembra proprio che durante la diretta il giornalista abbia minimizzato l’attuale e tragica situazione climatica, seguendo la linea assunta da diverse emittenti, che identificano il caldo da record come una normale situazione climatica, seguendo l’equazione: "È estate, quindi è normale faccia caldo". Cosa c’è di diverso in questo caso? Il fatto che l’informazione provenga da una persona particolarmente vicina al Presidente del Consiglio, e per cui viene quindi da chiedersi se il giornalista minimizza così l’attuale crisi climatica, possiamo aspettarci che il nostro capo di Governo sia effettivamente in prima fila per la lotta al tanto discusso cambiamento climatico? Questo non possiamo saperlo, ma possiamo analizzare sicuramente le parole dette da Giambruno, che nella sua striscia quotidiana Diario del Giorno su Rete 4, lo scorso 18 luglio si è lasciato andare ad alcune esternazioni non sfuggite al pubblico social, che le indentifica già come negazioniste. Il conduttore ha infatti deciso di dedicare un’intera puntata sul caldo di questi giorni, introducendo così l’argomento: "Oggi è il grande giorno del grande caldo torrido e qualcuno si chiede se sia una novità che nel mese di luglio si raggiungano queste temperature. Secondo noi non è poi una grande notizia però in effetti si continua a parlarne e dibattere". Da qui in poi inizia effettivamente il dibattito in studio, che conta anche la giornalista Caterina Collovati, in collegamento l’editorialista di Libero Vittorio Feltri e la giornalista Karima Moual. La conversazione va avanti delineando una sorta di posizione comune tra Feltri e Giambruno, che sostanzialmente sostengono le proprie tesi vicendevolmente, con il conduttore che ridacchia dicendo: "Direttore, la notizia, ammesso che tale sia, è che a luglio fa caldo e probabilmente a dicembre nevicherà. Ma secondo gli ambientalisti la colpa è di noi cittadini che non ci curiamo dell’ambiente". Feltri replica: "Gli ecologisti sono dei conformisti che parlano di caldo record, ma è sempre stato così a partire dagli anni Ottanta. A me del caldo non interessa, non lo soffro e non sudo nemmeno". A quel punto il conduttore da la parola a Moual con una domanda un po’ faziosa: "Si parla di clima impazzito. Anche tu pensi che sia colpa nostra per il surriscaldamento globale?". Quando la giornalista risponde: "Io ascolterei più gli scienziati di Vittorio Feltri, che ha 80 anni e può ricordare le estati e gli inverni che ha passato ma non è uno scienziato", gli animi si agitano e Feltri risponde: "Non mi rompere i cogl***i con la storia dell’età". Giambruno subito prende le parti dell’uomo: "Non c’entra l’età, quella di Feltri è un’opinione condivisibile".

Le parole dell’inviata

A quel punto il conduttore cerca di stemperare la questione facendo parlare l’inviata Rossella Grandolfo, specificando ironicamente: "Sotto un sole che picchia, la vedo già più abbronzata". È qui che la giornalista prende la parola facendo ammutolire il Giambruno: "Scusate ma dico anche la mia, ci sentiamo di dare ragione agli scienziati dell’Ipcc dell’Onu, che studiano tutto questo e che purtroppo per tutti noi hanno confermato che le ondate di calore rispetto agli anni Ottanta sono aumentate e soprattutto si sono ravvicinate di gran lunga". A quel punto sentiamo Giambruno balbettare mentre la giornalista prosegue: "Insomma non c’è da stare tranquilli". L’intervento dell’inviata prosegue elencando le temperature record di questi giorni, mentre il conduttore cerca di interromperla abbozzando qualche parola: "Chiedo scusa, mi ero segnata alcune temperature della giornata di oggi. Per esempio a Roma fanno 42 gradi. Qui in Puglia oggi a Taranto non ricordiamo a memoria diverse giornate in cui si arriva a 44 gradi". A quel punto si nota l’espressione del conduttore in difficoltà che toglie la parola all’inviata con un secco: "Chiaro, grazie Rossella, grazie mille", chiudendo poi il collegamento. Insomma, sembra che il conduttore abbia avuto pane per i suoi denti in diretta, senza che però sia riuscito effettivamente a replicare in maniera convincente alle parole della giornalista.


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