Garlasco in tv, la certezza su Stasi e l’impronta 33 e il grande errore nelle indagini
Intervenuto a Morning News, l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano ha accusato Antonio De Rensis di avere presentato una consulenza “fuorviante”

Il dibattito sul delitto di Garlasco si accende nuovamente in tv, dove sono intervenuti alcuni dei protagonisti dopo la riapertura del caso. Nella puntata di oggi giovedì 31 luglio 2025 di Morning News, infatti, l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano (oggi consulente di Andrea Sempio) ha accusato Antonio De Rensis e la difesa di Alberto Stasi di avere presentato una consulenza "fuorviante" sull’ormai famigerata impronta 33. Scopriamo cosa ha detto e tutti i dettagli.
Delitto di Garlasco: Garofano contro la difesa di Alberto Stasi
Il caso Garlasco è in fase di stallo in attesa dei nuovi accertamenti biologici disposti dal gip, ma il dibattito pubblico sull’omicidio di Chiara Poggi non sembra destinato a placarsi in tv, come accaduto oggi giovedì 31 luglio 2025 a Morning News. Nella puntata odierna del talk show condotto da Dario Maltese, infatti, sono intervenuti sia l’avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, sia l’ex comandante del Ris di Parma Luciano Garofano, attualmente consulente di Andrea Sempio. Al centro della discussione, ancora una volta, c’è stata l’impronta 33, attribuibile a Ignoto 3 e forse ad Andrea Sempio. La difesa di Stasi ha recentemente presentato una relazione su base sperimentale sulla famigerata traccia biologica ricreando chimicamente la mano piena di "sangue sudore" che apparterrebbe all’assassino.
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Entra nel canale WhatsApp"Non mi sembra corretto di dire e di far capire che quella impronta possa essere attribuita a Sempio, una impronta poi di sudore e sangue. Questo diventa fuorviante per l’opinione pubblica" ha dichiarato Garofano a Morning News su Canale 5, tornando anche a parlare delle indagini condotte nel 2007 dall’allora comandante Ris di Parma: "È stata demolita una indagine che a mio avviso, sia per gli investigatori territoriali che per i miei ex colleghi del Ris, è stata fatta al meglio delle possibilità. Probabilmente qualche errore c’è stato, ma chi è perfetto su questa terra?"
Garofano ha poi respinto al mittente le accuse dell’altro avvocato di Alberto Stasi, Giada Bocellari, criticando duramente la consulenza portata aventi sull’impronta 33, a sua avviso già contaminata dal medico legale: "È un profilo incompleto (…) L’avvocato Bocellari mi ha accusato di normalizzare e banalizzare, ma io non ho né normalizzato né banalizzato, perché su quella garza che fu utilizzata come campione di riferimento di Chiara Poggi comunque è stato trovato il profilo di un assistente del medico legale, quindi già è stata dimostrata una contaminazione. Vedremo quell’altra parte di DNA a chi appartiene, se sarà possibile… (…) In una sala autoptica è possibile che sia avvenuta in qualsiasi momento".