La storia di Felicia Impastato, protagonista del biopic su Rai 1

Nel film tv in onda l'1 maggio, Lunetta Savino interpreta una donna forte e coraggiosa, che per 20 ani si è battuta per avere giustizia sulla morte del figlio

Nella prima serata del primo maggio, Rai 1 propone in prima serata Felicia Impastato, film tv del 2016 che racconta la storia di una donna forte e coraggiosa, che non ha mai smesso di certare giustizia per sui figlio, Peppino Impastato, ucciso dalla mafia. Ecco quindi la vera storia di questa donna, che nel film è interpretata da Lunetta Savino.

La vera storia di Felicia Impastato

Nata nel 1916 a Cinisi, in provincia di Palermo, Felicia Bartolotta è una donna dall’animo ribelle e dal temperamento decisamente forte. Fin da giovanissima porta avanti i suoi ideali, scontrandosi anche con la sua famiglia. Così, nel 1947, sposa contro il volere dei genitori Luigi Impastato (di cui poi prenderà il cognome): dalla loro unione nascono due figli, Giuseppe, detto Peppino, e Giovanni. Il loro, però, non è un matrimonio semplice: il cognato di Felicia, Cesare Manzella, è il capomafia del paese, e la famiglia Impastato è indissolubilmente legata a Cosa Nostra.

Negli Anni ’60 e ’70 suo figlio Peppino inizia a ribellarsi a questa situazione: non vuole più avere nulla a che fare con la mafia e con i legami che la sua famiglia ha con quest’ultima. Fonda quindi un giornale e una radio, Radio Aut, tramite i quali denuncia le attività criminali del boss Gaetano Badalamenti. Proprio per questo suo attivismo anti-mafia, nel 1978 Peppino Impastato viene ucciso. La madre, Felicia, è distrutta. Ma decide di rompere il silenzio, e tre giorni dopo l’attentato al figlio va ai seggi elettorali, dove erano in corso le elezioni comunali, e vota la lista a cui Peppino era iscritto.

Una battaglia legale lunga 20 anni

Durante il processo per l’omicidio del figlio, Felicia Impastato si costituisce parte civile insieme al secondogenito Giovanni, chiedendo che venisse fatta "giustizia, e non vendetta". Il suo unico obiettivo era quello di battersi per ottenere giustizia e fare in modo che gli assassini di Peppino fossero arrestati e condannati. Una lotta, quella della donna, senza tregua: nel corso del processo, decide di urlare al mondo i nomi degli uomini che hanno ucciso suo figlio. La battaglia legale di Felicia dura più di vent’anni: soltanto nel 2022 il boss Gaetano Badalamenti e il suo vice Vito Palazzolo vengono condannati all’ergastolo. La donna continua combattere e a portare la sua testimonianza fino alla sua morte, avvenuta proprio a Cinisi nel 2004.


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