Caso Fazio, nessuna epurazione: il vero (ricco) motivo dell'addio

Il conduttore di Che Tempo Che Fa avrebbe lasciato il servizio pubblico per soldi: il nuovo accordo con Warner varrebbe 2,5 milioni all'anno (invece di 1,6)

Letizia Bonardi

Letizia Bonardi

Web Content Editor

Content Editor e aspirante giornalista, appassionata di arte e libri con un amore per la scrittura scoperto quasi per caso.

Fabio Fazio
Fonte: Ufficio Stampa Rai

Quella del definitivo addio di Fabio Fazio alla Rai, dopo oltre quarant’anni di carriera nel servizio pubblico, è certamente la notizia più chiacchierata degli ultimi giorni. Soprattutto perché, dopo le dimissioni dell’ad Carlo Fuortes e l’arrivo del suo sostituto, Roberto Sergio, non si fa altro che parlare di una vera e propria epurazione della tv di Stato da parte della destra di Giorgia Meloni, che vorrebbe far fuori tutti i conduttori maggiormente schierati dalla parte opposta. Si è quindi dato per scontato che il mancato rinnovo del contratto del conduttore di Che tempo che fa sia stato esclusivamente un atto politico, ma potrebbe non essere così.

Fabio Fazio lascia la Rai per soldi?

Fin da quando ha iniziato a circolare la voce del possibile sbarco di Fabio Fazio a Discovery – ora ufficiale – si consideravano tra le cause dell’addio anche i costi eccessivi che la Rai avrebbe sostenuto in tutti questi anni per il cachet del conduttore e per il suo programma. Ma ora Dagospia ha scoperto le carte in tavola, e a quanto pare il nuovo accordo con Warner Bros è decisamente più vantaggioso rispetto a quello offerto dal servizio pubblico. Stando a quanto pubblicato sul sito di Roberto d’Agostino, Fazio ha detto addio ad un contratto, in scadenza il 30 giugno, che prevedeva un accordo biennale da 3 milioni e 330mila euro (dunque, più di 1,6 milioni all’anno). Ma ha ne ha firmato uno quadriennale da ben 2,5 milioni di euro all’anno, che va oltre ogni possibilità della Rai di rilanciare. Sarebbero, quindi, i soldi il vero motivo che ha spinto Fabio Fazio a lasciare l’azienda in cui ha lavorato per oltre quarant’anni?

Secondo Dagospia, la risposta potrebbe essere sì. Sembra, infatti, che la tanto chiacchierata "epurazione" da parte della destra possa essere più lenta di quanto si pensasse, dato che il nuovo ad Roberto Sergio ha dato l’ok per le nuove edizioni di Report e Mezz’ora in più, "graziando" Sigfrido Ranucci e Lucia Annunziata (entrambi considerati ben più pericolosi di Fazio, in ottica politica). In più, se avesse voluto trattare il rinnovo del proprio contratto con la Rai, Fazio avrebbe potuto prendersi tutto il tempo necessario e attendere fino al 30 giugno – data di scadenza effettiva – per prendere una decisione definitiva. Ma, probabilmente, era consapevole che la tv di Stato non avrebbe mai potuto raggiungere le cifre offerte da Discovery e Warner Bros.


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